mercoledì 23 gennaio 2008

E... 3

Per la terza volta avvistato il tarabuso alla Vasca Volano

Oggi veloce visita alla Vasca Volano per scattare qualche foto.


Riposta l'attrezzatura, mi avvio verso l'uscita della recinzione camminando non troppo lontana dal canneto che costeggia il lato nord del bacino, all'improvviso il caratteristico fruscio delle canne mi indica la presenza di un animale a poca distanza e subito dopo ecco l'inconfondibile battito d'ali dell'uccello che tenta di involarsi perchè disturbato.




Senza nemmeno tentare di identificare il volatile, rapida riapro la custodia della macchina fotografica pronta allo scatto.

Attraverso l'obiettivo, incredula, i miei occhi lo mettono a fuoco , è ancora lui...il TARABUSO!!!!










E' la terza volta che la specie viene avvistata alla Volano.








La prima volta a marzo dello scorso anno, presente in loco Matteo Barattieri con un gruppo di bambini della scuola primaria. Il Tarabuso è spuntato in volo dal canneto; rimasti in appostamento per qualche minuto, l'animale non si è più ripresentato.

Poi ancora una volta, durante una giornata di censimento ufficiale, insieme a Matteo Barattieri.
Con il cannocchiale osservavo attenta la fascia del canneto lungo il lato nord della vasca, alla ricerca di qualche gallinella ben nascosta, quando la sua inconfondibile posizione da manuale, con collo e becco allungati a ricordare le canne, ha arrestato bruscamente la mia perlustrazione.
Per me è stata la prima volta che vedevo un tarabuso. Ho così potuto fare un lifer, come si dice nel gergo dei birdwatcher.






La debita distanza, eravamo sul lato opposto, ci ha permesso di osservarlo a lungo, in movimento tra le canne e il bordo dell'acqua e di scattare qualche foto.
Oggi di nuovo ... e siamo a tre avvistamenti da marzo a oggi!!!
Inevitabile ipotizzare un suo possibile svernamento alla Volano....ma lascio la parola a Matteo, di certo più esperto e competente di me in materia.

I gabbiani prendono il posto delle gallinelle

Dopo le giornate di pioggia e con il clima meno rigido di questi giorni, il ghiaccio ha completamente lasciato la Volano.
Insieme al ghiaccio se ne sono andate le gallinelle d'acqua...o meglio non sono ritornate.

Come segnalato da Matteo Barattieri nel suo ultimo post, durante gli ultimi giorni dell'anno, le gallinelle d'acqua, insieme alle folaghe, avevano abbandonato la Vasca, di certo alla ricerca di specchi d'acqua non del tutto ghiacciati e non troppo lontani.
Va detto infatti che le gallinelle non sono grandi volatrici e compiono la maggior parte dei loro spostamenti via terra, vale a dire camminando.


Sta di fatto che nel corso di alcune brevi uscite tra domenica 20 e martedì 22, delle numerose gallinelle che abitavano il canneto della Volano non è stata trovata alcuna traccia....solo alcune folaghe hanno fatto ritorno.








Lo specchio della vasca non era comunque disabitato, altri acquatici occupavano le acque della Volano...un gruppo di gabbiani vi galleggiava beatamente per involarsi ogni tanto e per poi ritornare.










In particolare nella giornata di lunedì 21, durante le ore centrali della giornata, ne sono stati contati, in volo sopra l'area, 70/80 esemplari.


Ma cosa ci fanno i gabbiani alla magica Volano?




In verità il gabbiano comune, benchè sia una specie in prevalenza marina, ha preso l'abituidine di frequentare le aree coltivate e urbane interne grazie alla disponibilità di cibo offerta dall’uomo. tale comportamento si manifesta in particolare nle periodo invernale.
La dieta del gabbiano è estremamente variabile: si nutre soprattutto di insetti e di vermi, ma
anche di vegetali e di rifiuti urbani.
Estremamente adattabile frequenta allo stesso modo discariche e scarichi fognari, come campi dove segue l’aratro alla ricerca di vermi succulenti.

Però..però...noi rivogliamo le gallinelle!!!

domenica 20 gennaio 2008

Dicembre 2007 Gennaio 2008 Brina, neve, pioggia.....

Brina, neve, pioggia

Il Generale Inverno fa una capatina anche alla Volano, per usare immagine alquanto abusata. Brina, neve, pioggia: le uscite di dicembre e gennaio diventano in qualche modo avventurose.




Il 27 dicembre una bella brinata copre prati e campi. Dalla SP 121 si riesce a inquadrare una panoramica.
D’accordo, le tracce di mezzi agricoli disturbano un poco chi vorrebbe gustarsi la patina di brina tutta intera.
Beh, l’area è anche zona agricola, mica si può impedire a trattori e affini di operare. Del resto, a spazzare barlumi di poesia pensa il sottoscritto, fotografo di infima qualità.

Delle danze delle gallinelle ha già parlato ampiamente Raffaella in altra parte del blog.


5 gennaio 2008: venne il momento della neve.
Il giorno prima una nevicata ha interessato, per usare gergo da bollettino meteo, le nostre lande. Il 5 gennaio è anche mattinata di censimento ufficiale. In altri lidi Raffaella, tocca al sottoscritto, da solo, l’incombenza.
Piove, una pioggerella insistente anche se non di forte intensità. Si teme che l’uscita possa saltare. Per il 6 gennaio le previsioni sono ancora un poco incerte. Insomma il nostro lavoro di indagini potrebbe subire un duro colpo.

Munito di attrezzatura anti-pioggia adeguata alla bisogna, parto per i vari conteggi. La tensione è quella giusta, quella dei momenti difficili. Ogni tanto punto qualche occhiata ostile verso nubi poco benigne.
Il taccuino di campo però si riempie via via. Poca roba a dire il vero, ma non importa.

La Vasca è completamente coperta di ghiaccio.
Non è una bella superficie luccicante, ma un paciugo bagnato.


Gallinelle e folaghe hanno abbandonato il sito: tempi duri per loro.






Un gruppetto di fringillidi si muove tra gli alberelli della piantumazione di un paio d’anni or sono e la sponda della Vasca. Migliarino, fringuello, verdone, cardellino: un poco di colore.

Saltellando sulla neve, lasciano vestigia del proprio passaggio.
Nella foto alcune tracce (il portachiavi fa da scala).



La neve permette di riconoscere altre tracce.
Qui una volpe.


Tracce (escrementi nella fattispecie) del mammifero erano già state osservate nella zona della Vasca. Distinguere le orme della volpe da quelle del cane non è difficile. La forma è simile, ma la volpe cammina mettendo le zampe una dietro l'altra: le impronte saranno così disposte in perfetta fila indiana. Per capire meglio la differenza, basta guardare questa foto che mostra impronte di un cane, scattata sullo sterrato principale.



Come si nota immediatamente, le orme sono in questo caso appaiate.


Il giorno dopo, 6 gennaio 2008, la neve è ormai quasi un ricordo.




C'è anche un poco di sole. L'uscita di rilevamento in questo caso permette di verificare la bontà dei dati raccolti il giorno prima in condizioni non ottimali. Le specie censite sono in pratica le stesse, fatta eccezione per la pispola, che batte oggi i prati umidi.






























Nella Vasca si è creato uno spazio libero dal ghiaccio. Una coppia di germani reali ne ha subito approfittato.

D'inverno, alla Volano......

27 dicembre 2007 Beccamoschino: e 73!!!

27 dicembre 2007: uscita integrativa.

Osservato un beccamoschino tra le erbe alte dell’incolto situato a nord del vivaio e a ridosso della SP 121, a poca distanza da un sottopasso stradale.

Il beccamoschino è specie poco frequente nella nostra regione. La bassa pianura lombarda è collocata al limite settentrionale dell’areale di distribuzione italiano. Le zone di presenza in Lombardia sono confinate nel Pavese e nel Mantovano.

Durante l’inverno è meno facilmente contattabile: in parte è migratore, in parte subisce diminuzioni nel numero legate a situazioni di freddo. L’osservazione è dunque di sicuro interesse, anche se con buona probabilità si tratta di un individuo colto durante movimenti erratici.

Il contatto è avvenuto intorno alle 10.30. Successivamente, nonostante la permanenza in zona prolungata fino alle 15.30 – 16.00, non è stato più visto.

Si tratta della 73° specie per l’area della Vasca Volano.

Magica Volano!!