lunedì 18 febbraio 2008

I gheppi, frequentatori abituali della Volano

16 febbraio 2008 giornata di censimento ufficiale



k
k

Uscita mattutina per il censimento ufficiale della Vasca Volano insieme a Matteo Barattieri.
Cielo coperto, temperatura + 4°.

k
k
k
kk
v
v
v
Censiti i consueti frequentatori invernali dell'area: il gruppo di fringillidi al vivaio, le passere mattugie tra gli arbusti e le betulle all'angolo nord west della vasca, i migliarini di palude tra i canneto e i campi a sud est, i numerosi storni, il merlo, il pettirossio, la cornacchia grigia... e il sempre presente gheppio.
c
Da marzo a oggi, quasi ad ogni uscita è stata segnalata la sua presenza; forse nidifica in qualcuna delle cascine poco distanti dalla vasca; a volte un esemplare, a volte due; in agosto Matteo ha osservato ben tre gheppi contemporaneamente, sicuramente un maschio.
A volte sorvolano il vivaio, a volte sono posati sugli alberi dello stesso; altre volte passano in volo sopra le nostre teste e si allontanano.
v
Sabato li abbiamo notati poggiati sui rami di un albero spoglio oltre i campi a ovest della Vasca Volano; sono rimasti posati per alcuni minuti ed è stato possibile osservarli con calma attraverso il cannochiale.
Quasi certamente una coppia; il maschio (sul ramo più in basso della fotografia) facilmente riconoscibile per la caratteristica testa grigio chiaro; la femmina (sul ramo più in alto della fotografia) leggermente più grande del maschio e con la testa di colore rosso mattone...ma quest'ultima avrebbe potuto essere anche un giovane.
Lasciati i rami si sono esibiti nel caratteristico volo a "spirito santo" durante il quale il gheppio si mantiene totalmente fermo in aria, con piccoli battiti delle ali, tiene la coda aperta a ventaglio, sfruttando il vento per mantenersi stabile e intanto osservare il suolo in cerca di prede.
s
Nello specchio della vasca ancora diversi gabbiani, le consuete folaghe, un paio di gallinelle e di nuovo i germani reali. Sabato erano un bel gruppo, circa una quindicina; è facile e inevitabile collegare il loro ritorno con la chiusura dell'attività venatoria...superfluo ogni commento a riguardo.

martedì 12 febbraio 2008

Buio alla Volano



7 febbraio ore 18.30

Con Matteo Barattieri e il giovane Enea raggiungiamo la Vasca Volano al calar del sole per il secondo censimento dell'Allocco, una prima uscita notturna era stata fatta in novembre.



Normalmente per localizzare e contare popolazioni di uccelli si fa affidamento sull'osservazione diretta delle specie, ma vista l'elusività del soggetto in questione, viene privilegiato l'udito; l'individuo o gli individui vengono così localizzati nel territorio indagato in base al loro canto. Come la volta precedente, per rilevare la presenza dell'allocco è stata utilizzata la tecnica del playback, essa consiste nell'emissione di un canto registrato per indurre la specie a rispondere alla stimolazione e quindi a manifestarsi. Un canto registrato così come un'imitazione producono una risposta canora dell'individuo che difende il suo territorio dall'"intruso".


Sono stai individuati 4 punti a circa 150 metri di distanza l'uno dall'altro, in ogni punto è stato lanciato il richiamo per un tempo inferiore a un minuto, seguito da circa 10 minuti di attesa; in 3 dei 4 punti il richiamo amplificato è stato riproposto una seconda volta.


L'allocco questa volta non ha mai risposto.


Peccato..le aspettative non mancavano; durante l'uscita notturna di novembre, nonostante l'area della Volano non risponda ai requisiti di un'ambiente ideale per la specie, l'allocco si era addirittura avvicinato a noi per ben tre volte!!!


L'analisi e il commento dei dati li lascerei a Matteo, il vero esperto.

sabato 9 febbraio 2008

Gennaio: mese da svernanti

Il mese di gennaio è tradizionalmente dedicato, a livello internazionale, al conteggio degli uccelli acquatici svernanti. La Vasca Volano non è inserita per il momento nell’elenco delle zone umide (vedi sotto). Ma questo non ci ha impedito certo di raccogliere i dati su anatre e affini, che saranno trasmessi ai referenti. Ai responsabili sarà in questo modo segnalata l’esistenza del nostro piccolo bacino.
Certo, rispetto ai vicini laghi lombardi o al Delta del Po, la nostra Volano è ben poca cosa, ma ha in ogni caso dignità di specchio d’acqua. L’uscita del 22 gennaio 2008 ci ha fornito i seguenti numeri:
gabbiano comune 80-100
folaga 6-7
gallinella d’acqua 1-2
svasso maggiore 1

Il gabbiano comune, come racconta Raffaella in altra parte del blog, frequenta d’inverno la Vasca. Ne ha fatto luogo di alimentazione e di sosta durante la giornata. Ci è capitato di osservare un buon numero di gabbiani comuni il giorno 9 novembre 2007, durante una breve puntata al tramonto. Così recita il mio quaderno di campagna: “Circa 100-150 gabbiani comuni alla Vasca. Al tramonto partono in volo verso W, a parte pochi che rimangono.” Questi pochi saranno poi destinati a prendere a loro volta il volo verso i quartieri notturni.
Nel corso di una uscita notturna, svoltasi nel novembre 2007, non abbiamo del resto rilevato la presenza di gabbiani.

La gelata di inizio gennaio ha purtroppo obbligato folaghe e
gallinelle a trasferire baracca e burattini altrove. Se le prime sono tornate, per le seconde si è trattato per ora di un trasloco più prolungato o definitivo? Lo stabilirà il tempo. Ricordiamo che nel mese di dicembre 2007 erano presenti fino a oltre un quarantina di gallinelle. Dove sono finite? La loro assenza non manca di intristire il sottoscritto, che da sempre guarda con grande simpatia e affetto a questa specie.


Nel corso delle nostre uscite abbiamo notato come folaghe e gallinelle siano particolarmente timorose qui alla Volano, comportamento che in genere non si registra. Si possono citare laghi, fiumi o, anche, parchi urbani nei quali questi volatili non sono spaventati dalla presenza dell’uomo. Forse, ma è un’ipotesi buttata lì, gioca un ruolo la conformazione del sito. Folaghe e gallinelle vedono comparire all’improvviso gli umani dall’alto, cosa che potrebbe rendere ancora più minaccioso il nostro aspetto. Ricordiamo che agli occhi degli uccelli noi appariamo come giganteschi bipedi: la nostra postura eretta suscita in loro un vero e proprio terrore. A ciò si aggiunga che l’area è poco frequentata da persone: folaghe e gallinelle hanno meno possibilità di abituarsi alla nostra presenza. Per questo motivo durante nostri conteggi abbiamo sempre dovuto attendere un po’ di tempo, prima che questi uccelli tornassero a farsi vedere (e censire) dopo essere sfuggiti precipitosamente verso i canneti che bordano lo specchio d’acqua. Da ultimo, un appello per le gallinelle: tornate, vi aspettiamo con trepidazione!


Tornando ai nostri dati di gennaio, merita un commento la presenza del tarabuso, segnalato da Raffaella (vedi sotto). Raffaella lo ha osservato il 23 gennaio 2008, il sottoscritto, il giorno prima, aveva notato movimenti sospetti nel canneto. Il tarabuso, un airone sui generis, sta subendo una contrazione generale nei suoi effettivi in Europa. in Italia si stima la presenza di 50-70 coppie; per l’inverno si parla di 200-400 individui presenti. Può essere considerato svernante alla Volano? Si domanda Raffaella. Gli elementi a nostra disposizione ci dicono di no. L’animale è stato visto il 10 novembre 2007, e il 23 (e 22, con buona probabilità) gennaio 2008. Più propriamente dovremmo parlare, per la Volano, di luogo utilizzato durante movimenti invernali. Ciò non toglie, in ogni caso, valore al dato. Tutt’altro, la presenza del tarabuso, pur occasionale, accresce l’importanza e il ruolo della nostra Vasca. A tutto ciò si aggiunga l’osservazione del marzo 2007, in periodo di migrazione.

Il periodo invernale non ci ha offerto nel complesso grandi elementi di interesse: l’area non ha ospitato importanti contingenti di svernanti. Il vivaio e gli altri appezzamenti che circondano la Vasca non sono molto frequentati. Fringuelli e affini non sono presenti in numero significativo. Un gruppetto di questi uccelli (in totale circa una ventina) ha rappresentato una costante durante le uscite invernali. A farne parte fringuello, verdone e cardellino, oltre al migliarino di palude. I loro movimenti toccano quasi tutti i settori che compongono l’area.
Il beccamoschino ha costituito una piacevole sorpresa (vedi sotto).
Rimane da spendere qualche parola sui rapaci. Sempre presente il gheppio, che nidifica in zona. Da considerarsi svernante la poiana, ogni uscita, tra dicembre 2007 e gennaio 2008, ha permesso di osservarne un esemplare. Il rapace utilizza in particolare la zona del vivaio, dove trova comodi posatoi.





Scheda

I censimenti IWC

In Italia, i censimenti degli uccelli acquatici svernanti sono stati condotti abbastanza
regolarmente a partire dagli anni ’80, e la Lombardia non fa eccezione. Il censimento degli uccelli acquatici svernanti (International Waterbird Census, IWC) è organizzato a livello internazionale da Wetlands International (nuova denominazione dell’IWRB, International Wetlands Research Bureau). Nel nostro paese, la raccolta dei dati è compito dell’Istituto
Nazionale per la Fauna Selvatica, che a livello locale fa riferimento a diversi enti e associazioni. Nell’inverno 2001-2002, in Lombardia è stato attivato un coordinamento formato da l’UOO Pianificazione Faunistica e Venatoria della Regione Lombardia
ed il Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Pavia. È nato così un coordinamento regionale, che permette di raccogliere i dati e di organizzare i censimenti in modo unitario.
Perchè è importante raccogliere questi dati? Gli scopi sono diversi. Da un lato i numeri hanno una finalità conservazionistica, ovvero permettono di avere degli strumenti per la tutela della fauna. Sapere se una specie è in aumento o in diminuzione, oppure se i suoi effettivi costituiscono un contingente stabile, ci permette di operare meglio per la sua tutela. Allo stesso modo, il censimento ci offre la possibilità di individuare aree di particolare rilevanza, sia per le specie presenti che per il numero di svernanti censiti. I dati vengono anche utilizzati per fissare il numero di capi che i cacciatori possono uccidere, oppure per definire quali specie possono essere inserite nell’elenco delle cacciabili. Naturalmente non va messo in secondo piano l’interesse scientifico: non a caso università ed enti di ricerca collaborano in maniera attiva alle operazioni.
Il periodo per i censimenti è fissato regolarmente per il mese di gennaio, nella seconda e terza settimana. La scelta non è casuale: in questa fase dell’anno gli acquatici tendono a rimanere fissi in una località e a muoversi poco. Se si tiene conto del fatto che il lavoro viene svolto a scala globale e in un breve intervallo di tempo, quella che si ottiene è una vera e propria fotografia della situazione. Tutto ciò non vale però per quelle specie che anche d’inverno compiono spostamenti giornalieri nel raggio di chilometri: gabbiani, cormorani, aironi. Questi animali hanno però l’abitudine di radunarsi in posatoi fissi per trascorrere la note. I rilevatori si piazzano in corrispondenza di questi siti, ben noti, ed effettuano i conteggi. Durante le uscite diurne, queste specie vengono comunque contate, ma i numeri ottenuti sono puramente indicativi.
Le zone umide sono catalogate con un numero in codice, in modo da agevolare la rielaborazione dei dati. La Vasca Volano non è inserita nell’elenco delle zone umide nazionali. Non si tratta di una precisa scelta dei coordinatori. Più semplicemente, il sito non è noto. È nostra intenzione segnalarne l’esistenza ai responsabili. Va aggiunto che gli elenchi comprendono aree umide di origine sia naturale che artificiale.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti:
una pagina del sito dell’Università di Pavia
http://www.unipv.it/ecoeto/indexsvernanti.html
pagina del sito dell’INFS
http://www.infs-acquatici.it/

sabato 2 febbraio 2008

Di scena i migliarini di palude

Oggi giornata di censimento ufficiale, con me Matteo Barattieri e Alberto Confalonieri.



Nonostante le previsioni meteo non proprio delle migliori, fissiamo il ritrovo alla Vasca Volano per le otto, la pioggia è leggera e non troppo fastidiosa, purtroppo la visibilità è scarsa.
Attrezzati di tutto punto, ci avviamo ai consueti punti di osservazione.

Oggi di scena i migliarini...frequentatori del canneto posto nell'angolo sud-est della vasca. Sono un bel gruppetto, ne abbiamo contati quasi una ventina. L'inconfondibile verso acuto, uno dei pochi udibili nei canneti in inverno, accompagna il loro volo a zig-zag, agile e veloce.

Alberto e Matteo ne notano uno in particolare, sta cambiando abito ...preparandosi per la stagione primaverile.


Il gruppo è molto attivo, volano di continuo dal canneto agli alberi spogli poco distanti, per poi posarsi nei campi tra il bacino e il vivaio; nell'erba i migliarini saltellano, forse alla ricerca di cibo ... poi di nuovo verso la vasca per posarsi qualche istante sulle canne; un andirivieni continuo , a piccoli gruppetti...un piacere starli a guardare...un problema invece tenerne il conto!




In altre occasioni, il migliarino di palude è stato visto sia in gruppi di simili sia in gruppi misti con i fringuelli, in particolare nel vivaio.


Per quanto riguarda l'attività di censimento niente di particolare d'aggiungere, a parte una o due allodole sentite nei pressi del punto di osservazione situato all'angolo sud-est della recinzione.

Nell'acqua qualche folaga in più rispetto all'ultima volta, invece le simpatiche gallinelle non sono che una o due.