domenica 28 febbraio 2010

25 febbraio 2010 – Attacco all’angolo SE. Un gruppo di tecnici

Altra giornata storica. Oggi, 25 febbraio 2010, tocca all’angolo SE. La mattina Luigi D. è sul posto. Ci scrive:
“””””””””””
Ciao a tutti,
visti gli impegni pomeridiani, il "giro" alla vasca l'ho fatto di mattina.
Evvaiiiiiii ruspista, questa mattina i camion erano 8, si viaggia, si viaggia. Anche il lato sud ovest è quasi pronto, mi è stato riferito che la "finitura" la faranno la prossima settimana quando inizieranno un cantiere a Ornago, parlano di ottima terra di cultura.
Nel frattempo il lato sud - est è stato aperto, devono preparare la strada di cantiere e poi si inizia...
Per un paio d'ore ho continuato col taglio della rete, rimane ancora qualche pianta, spero di terminare prima che venga "strappata".
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(foto: Luigi D'Amato)

Nel pomeriggio sono io in loco, con le classi 4°B e 4°c della Scuola Primaria di Agrate. Non manco di guardarmi intorno. L’angolo SE è ormai definitivamente attaccato.


Il canneto alla base della sponda non viene però scalfito. Ne abbiamo discusso durante le nostre riunioni. Il canneto presente qui costituisce la frazione più estesa di tutta la Vasca. Il tutto all’unanimità. Per chi ci segue da lontano, val la pena di aprire una parentesi. Frequento e ho frequentato diversi gruppi e comitato dediti alla causa ambientalista. Senza nulla togliere agli altri, nei quali bazzicano e han bazzicato persone di sicuro spessore, mosse da grande passione, devo dire che il gruppo Volano si caratterizza per l’approccio tecnico. Ogni discussione viene affrontata con spirito quanto più possibile scientifico, lontano da ogni integralismo ambientalista, spesso fuorviante e foriero di derive pericolose. Insomma, per chi vive questi argomenti con passione e un pizzico di competenza operare in questo ambito costituisce l’ideale. E il divertimento, ve lo assicuro, non manca. Il tema meriterebbe un articolo a parte. O, magari, interventi di altri membri del nostro gruppo. Aspetto oltremodo gradito: non abbiamo mai pensato di dar vita a una vera e propria associazione, che per me sarebbe stata l’ennesima, avendone lo scrivente fondate a grappoli. In poche parole, informale e pragmatico è bello.

Matteo Barattieri

23 e 24 febbraio 2010 – Tra palta, sole e un fiorista latitante

Il 23 febbraio 2010 Luigi D’Amato ci invia le ultime nuove dalla Volano. Il destino empio e baro, leggi fango, pregiudica il lavoro dei nostri Mule Skinner. Ma si prosegue, palta o non palta. Queste foto mostrano un importante progresso.



(foto: Luigi D'Amato)

Anche l’angolo SW (in fondo nella foto in basso) è interessato dai lavori. Lì la sponda sarà risagomata, in modo da attenuare la pendenza. Non ci sarà una penisola ma un piccolo golfo; la riva scenderà in modo molto graduale verso l’acqua. In questo modo si creerà un settore a bassissima profondità, utile per molti organismi, e per aumentare la biodiversità.
E le piante? Luigi D. minaccia un cartellino giallo per la ditta. Il fiorista latita, e con lui le attività di piantumazione.


Il 24 febbraio 2010 torna il sole. Lasciamo parole e musica a Luigi D.

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finalmente...sole, sole, soleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
6 camion a far da spola alla volano, si tenta di recuperare i giorni persi per l'acqua.
Il primo tiepido sole invoglia il corpo ad attivarsi ^__^
e, alla volano di roba da fare ce n'è e ne avanza!
Dallo zaino senza fondo estraggo pinza e tenaglia e inizio a tagliare la rete per liberare gli alberi incastrati, cosi evitiamo che la "ruspata" per strappare la rete si porti via anche qualche albero. Direi giornata positiva anche se ho le mani indolenzite.
luigi
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Luigi D Ci manda qualche foto.
Le operazioni alla rete.
I lavori all’angolo SW.

Matteo Barattieri

20 febbraio 2010 – Dalle Bahamas alla Volano

E questa qui cosa diavolo è?


(foto: Gaetano Nava, 20 febbraio 2010)
Sembra, parlando da addetti ai lavori, un fistione turco rimpicciolito e con i colori un poco scombinati. Lo trova, al solito, il nostro Gaetano Nava, il 20 febbraio 2010. Un’anatra davvero strana. GaeNava invia l’immagine da varie parti; anche su Ornitho.it, prezioso sito, una creazione svizzera, su cui si possono inserire le osservazioni ornitologiche, con tanto di precisa localizzazione geografica.
In un amen risponde Gianfranco Alessandria:
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è una femmina di Anatra bahamensis.
Cordialmente
Gianfranco Alessandria
per il team ornitho.it “””

Si tratta di una specie di importazione: Anas bahamensis. Il nome italiano è Codone delle Bahamas, e suggerisce una provenienza centro-americana. Viene considerata specie esotica da Brichetti e Fracasso (Ornitologia Italiana, vol 1, Alberto Perdisa Editore). Ciò significa che gli individui rinvenuti sono sempre da considerare come “sfuggiti alla cattività”. La segnalazione ha comunque qualche interesse. Per la cronaca, è una nuova specie per la Volano, anche se va inserita in una categoria a parte. L’occasione attira anche Marco Melzi, di ritorno alla Volano dopo qualche tempo. Anche Marco dedica una galleria alla nostra ospite. Ecco qualche scatto, effettuato il giorno 21 febbraio 2010. I nostri fotografi fanno a gara. Dopo il 21 febbraio non si sono avute più segnalazioni: dove sarà?


Qui trovate il sito di Ornitho:
http://www.ornitho.it/

Matteo Barattieri

Febbraio 2010 - Qualche minuto di gloria

La Volano non appare solo su queste pagine. Ultimamente si parla della nostra Vasca in varie parti.
La stampa locale dedica un paio di articoli ai lavori. Il 16 febbraio 2010 il Giornale di Vimercate titola: “Vasca Volano, via ai lavori”. Ovviamente è citato un architetto agratese a noi arcinoto. Una spolverata di gloria anche per lui, oltre che per il blog, indicato dall’articolo. Il testo spiega scopi e obbiettivi del lavoro, e vengono rapidamente descritti i lavori in corso. Il 20 febbraio 2010 è la volta de Il Cittadino. “Nuova vita per la Vasca Volano: 120mila euro per la rinaturalizzazione”, titola A.P. L’articolo sottolinea il nuovo volto che assumerà l’area, destinata a diventare “parco naturale” e “oasi attrezzata”. E “preponderante diverrà la dimensione ecologica e ambientale”, chiosa ancora A.P.
Non è tutto.
È da poco stato completato l’annuario 2008 del CROS Varenna. La pubblicazione registra le osservazioni ornitologiche più interessanti e importanti del 2008 nell’area compresa tra la Brianza e l’inizio della Valtellina. La nostra Volano è più volte citata, come si può leggere qui sotto.
Barbagianni Tyto alba
1 dicembre alla Vasca di Volano, Agrate Brianza (MI) 1 ind. (M. Barattieri ed altri)
Averla maggiore Lanius excubitor
Migratore regolare, svernante regolarmente al Pian di Spagna (CO), all’Oasi del Bassone, Torbiere di Albate (CO), al Lago di Alserio (CO), alla Vasca Volano di Agrate Brianza (MI) con 1 ind. (G. Nava, M. Barattieri, L. D’Amato ed altri)
Averla capirossa Lanius senator
dal 3 al 22 agosto alla Vasca Volano di Agrate Brianza (MI) 1 ind. (G. Nava, M. Barattieri, L. D’Amato ed altri)
Strillozzo Miliaria calandra
Osservazioni durante il periodo di nidificazione: dal 24 maggio al 7 giugno alla Vasca Volano di Agrate Brianza (MI) ind. in canto (M. Barattieri, R. Sala)
Trovate l’annuario, scaricabile, su questo blog: ST http://crosvarenna.blogspot.com/
Alla colonna “Documenti”
Un grazie a tutti quelli che hanno contribuito con le loro osservazioni. E un grazie alla stampa che ci segue.
Matteo Barattieri

giovedì 18 febbraio 2010

17 febbraio 2010 - Tra palta e gabbiani ovvero cronache dalla Volano

(Foto: Luigi D'Amato)


Piove, ma i lavori proseguono. Il 17 febbraio 2010 il nostro Luigi D’Amato è in postazione. Luigi ci scrive:

“giornale di bordo 17 febbraio 2010
...mi avvio mesto mesto verso la volano, piove governo ladro!!!
Con sorpresa (piacevole direi) stanno lavorando, non credo arriveranno a sera, ma accontentiamoci...ci stanno provando.”

Più di tutto può la palta, possiamo dire. Il sole di oggi (18 febbraio) potrebbe invece aver fatto il suo dovere, almeno speriamo.

I gabbiani comuni continuano a frequentare l’area. Nel periodo invernale è una nota comune. Così tanti, però, non se ne erano visti.
L’immagine scattata ieri, 17 febbraio, è eloquente.
“...se qualcuno vuole contarli, mi sembrano tanti!”, scrive Luigi


Provo a raccogliere la sfida. Arrivo a 320-330. Se altri vogliono cimentarsi, buon lavoro. Il dato è però interessante. Ricordo occasioni in cui erano oltre 100, ma la barriera dei 300 non era mai stata superata. Con l’arrivo della primavera, i contingenti di gabbiano comune spariranno dalle nostre lande.

Non siamo gli unici a tenere d’occhio i volatili. Ancora Luigi:
“L'uomo della ruspa quando mi vede si avvicina e mi chiede:
"l'airone cenerino ora lo conosco, ma stamattina ne ho visto uno tutto nero grosso come lui"“
Un airone scuro? Occhio: potrebbe trattarsi di qualche specie rara per le nostre latitudini. Ma il mio intuito aveva già colto la soluzione, ovvia e classica: per il neofita non è sempre scontato distinguere aironi, cicogne e…cormorani. Poco dopo si materializza proprio un cormorano, altra presenza invernale dalle nostre parti.
Intanto stiamo mobilitando i fornitori di piante. Tra non molto si zappa e si vanga.
Matteo Barattieri

martedì 16 febbraio 2010

15 febbraio 2010 - Sgamelan..sgamelan, ovvero: cronache dal cantiere

Più di tutto poté il fango. Segnalavo, l’11 febbraio, l’assenza di ruspe e camion nella seconda metà del pomeriggio, in occasione di una mia puntata alla Vasca. Tanto puntuale quanto scarno e telegrafico, arrivava il giorno dopo il comunicato di Luigi D’Amato.

“i Camion affondano nel terreno, il "cantiere" riapre lunedì...fate la danza della "non pioggia""., scrive Luigi D. il 12 febbraio. Tre giorni di blocco dei cantieri non sono pochi: speremm in ben.
L’italico Stellone ci ha messo però, temporaneamente, una pezza. È sempre Luigi D a fornirci le ultime notizie, via di mezzo tra l’inviato speciale e una sorta di agenzia ANSA fatta in casa. Scrive oggi il nostro:

“...aggiornamento del 15 febbraio...
sgamelan, sgamelan!!!
Sabato mattina (complice il bel tempo) la "strada" che porta all'angolo sud/ovest è stata terminata, ora si attende qualche giorno per permettere al terreno di assestarsi, poi terra di cultura e la prima modifica è pronta.
Nel frattempo è partita la seconda modifica, purtroppo le previsioni del tempo non sono molto favorevoli, incrociamo le dita.
A mio modesto avviso si potrebbe allertare il fiorista, appena si termina con la seconda modifica potrebbero iniziare loro mentre le ruspe si sposterebbero sul lato est per l'ulteriore intervento.”

Traduco per in non-addetti. La prima modifica interessa il settore occidentale della Vasca, dove si sta realizzando la penisola. Sul settore sud-occidentale, sede della seconda modifica, verrà attenuata la pendenza della sponda. Allertare il fiorista: sembra roba in codice, in realtà si fa riferimento alle piantumazioni. Il lato est subirà modifiche nel profilo.

Le foto di Luigi, datate 15 febbraio 2010, mostrano lo stato dei lavori: la strada di servizio e la penisola.


La Volano si può permettere nugoli di inviati, che neanche la Champions League… Sabato 13 febbraio 2010 è il solito GaeNava a fare due passi in loco. Ecco le sue note:

”Veloce giro alla vasca sto pomeriggio a verificare i lavori..
Beh... il lato ovest sta davvero cambiando fisionomia e con gradimento..
Al mio arrivo un Cenerino e un Cormorano erano posati sulla penisola di terra che entra nella vasca.....
E poi x chi avesse ancora dubbi sull'effetto caccia,oggi c'erano 4 coppie di germani reali....Erano mesi che non si vedevano”
Anche qui un paio di chiose. Il giorno prima c’erano già due germani: le anatre sono molto sensibili a rumori improvvisi – leggi spari – e fuggono immediatamente. Come questo disturbo sparisce, non hanno problemi a ritornare. Simpatica l’immagine di airone cenerino e cormorano sulla lingua di terra neonata. Per gli aironi la terra smossa è un invito a nozze: un gradevole luogo di caccia.

Matteo Barattieri

giovedì 11 febbraio 2010

Mule Skinner ovvero: cronache dal cantiere

Mule Skinner Blues: un classico, qui nella versione dei Fendermen.
http://www.youtube.com/watch?v=j70GSW6YMaM&feature=related
Ebbene sì, per tante operazioni ci vuole sempre un capitano.

“Well, good morning, Captain!
Well, good morning to you”

E ci vogliono i mule skinner.
“Do you need another mule skinner
Down on your new mud run?”

Cosa è un “mule skinner”? Letteralmente significa “scuoiamuli”. Ovvero, il mandriano, quello che mette mani e corpo tra il bestiame e nella terra.

Qui in realtà non ci sono bovini et similia. C’è da domare una ruspa e farla sgamelà, per usare il vernacolo. Più che nel fango (mud), però, direi nella terra. Già, la terra. Luigi D’Amato ci segnalava che a partire da venerdì (5 febbraio), mi pare, il materiale non viene più dalla vicina Carugate ma da Villasanta.
“Non ha un sasso…” – spiega Luigi D. – “….una bella terra”. Il tutto può risultare gradito, ma non si può non andare col pensiero al povero territorio villasantese, ormai coperto anzi saturato dal cemento. L’assenza di verde non è immediatamente percepibile per la presenza del Parco, ma impressiona uno sguardo appena attento.
L’8 e il 9 febbraio 2010 Luigi D’Amato è sul posto. La penisola avanza.

Foto Luigi D'Amato (8 febbraio 2010)

Annota Luigi D l’8 febbraio 2010.
“istantanee odierne, si lavora di "gran lena" e, la terra è sempre di buona qualità. Se il tempo tiene, ritengo che per fine settimana questa prima "variazione" sia pronta.”

Speremm. I nostri mule skinner non lesinano sforzi.
“Well, I’m an old mule skinner,
From down Kentucky way,”

È importante riuscire a concludere questa prima fase per tempo. L’obbiettivo dichiarato è completare il tutto per permettere la piantumazione, rigorosamente da svolgersi entro metà marzo. “E le folaghe?”, commentava GaeNava. Certo, febbraio è già mese di nidificazione. Ma le operazioni dei nostri mule skinner non sembrano disturbare più di tanto. Del resto, si tratta di specie sufficientemente adattabile. Diverso è il discorso per gli altri settori del sito, quali i canneti, le fasce ad alberi e arbusti…ecc. Per queste zone il disturbo per la fauna può essere decisivo, se andiamo troppo in là con la stagione.

Intanto, “la "gobba" ha preso forma”, dice Luigi D.



Foto: Luigi D'Amato (9 febbraio 2010)

Ci diamo il cambio. Il 10 febbraio 2010 tocca a me fare una scappata alla Vasca.
Si muovono i camion…..
….si muove la ruspa.

Una ventina di migliarini bazzica nei canneti. All’arrivo del tramonto si portano tutti all’interno del fragmiteto per il riposo notturno. Una scena da documentare: un soggetto per i nostri ottimi fotografi. GaeNava e soci, pensateci voi, vincendo anche una luce non proprio favorevole.


L’11 febbraio 2010 sono sul posto. L’orario è il solito, verso le 17, approfittando di impegni che mi hanno portato anche oggi in quel di Agrate. Al mio arrivo però trovo la stanga a chiudere l’accesso all’area.

Blocco dei lavori? Agitazione sindacale?
“Or I won’t accept your pay”

Mah….O, magari, han terminato prima. O operavano in altri lidi. Sembra però vi sia stato qualche progresso nel lavoro.



Vedremo. Domani sarà sul posto Luigi D.


Matteo Barattieri

Premio Saltimpalo d’Oro 2009: un plebiscito per Gaetano

Il Premio, giunto alla sua seconda edizione, vuole premiare chi si è distinto maggiormente nell’ambito della Volano.
Per il 2008 venne premiata Margherita “Marghebra” Brambilla. Poco presente sul campo, la nostra si è ben meritata l’onorificenza per il grande lavoro, impegnativo e logorante, dietro le quinte, nella fattispecie al’interno del Palazzo. Il suo contributo è stato decisivo per portare a casa i finanziamenti che stanno mettendo in moto camion e ruspe in questi giorni.

Per il 2009 il premio non poteva andare che a Gaetano Nava. Queste le motivazioni della sua candidatura, espresse dalla giuria (che ha un solo membro, il sottoscritto):
“Per l'assiduità, le belle foto, la raccolta continua di dati, le segnalazioni, gli aggiornamenti al blog, e il pizzico di umorismo. E tanto altro...."
Un plebiscito per il nostro. Bravo Gaetano, e avanti così.

sabato 6 febbraio 2010

Cronache dal cantiere: 3 e 4 febbraio 2010

Procedono i lavori. Le due foto che seguono, di Luigi D'Amato, risalgono al 3 febbraio 2010.


I camion oggi trasportano anche dei massi, che vediamo nella foto. Anche queste immagini sono datate 3 febbraio 2010.

Costituiranno il sottofondo su cui realizzare la penisola, secondo i desiderata del Villa. La ruspa li getta via via in acqua, per poi buttarci sopra la terra portata qui nei giorni scorsi.



Funziona: come si vede nelle immagini, l’accoppiata terra-massi permette di sostenere il peso della ruspa. E la penisola avanza (vedi articolo più sotto per ulteriori spiegazioni).


Il 4 febbraio 2010 Luigi D’Amato è sul posto per proseguire il “diario di bordo”, per usare le sue parole. Ecco quanto ci scrive:
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Il diario di bordo di questa mattina, con l'ausilio di un paio di istantanee, evidenzia e "esalta" (a mio giudizio) la vastità della vasca, infatti nonostante l'andirivieni di camion di questi due giorni la "lingua" di terra che si allunga nell'acqua è quasi insignificante
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E la Volano va....
Matteo Barattieri

6 febbraio 2010 – Metti un sabato pomeriggio alla Volano – Il progetto, il futuro

Io lo odio, il Luigi Villa. Sabato pomeriggio è per il sottoscritto sacro, dedicato ad un rito che si ripete, immutato e immutabile, da decenni: la partita di pallone, sui prati del Parco di Monza. Il calcio vissuto come pura passione, a livello iperamatoriale. Cosa ti combina, diavolo di un architetto, il Luigi? Chiama a raccolta i paladini della Vasca per le ore 15, oggi sabato, più o meno in coincidenza, il destino si fa al solito beffardo, con il calcio di inizio al Parco. Semel in anno, ma sa diss… Qualcuno del gruppo marca visita, ma un nucleo è presente. È l’occasione per fare il punto sui lavori, e per immortalare in un filmato che sarà presto in rete, i racconti del nostro architetto.

I nostri lettori vorranno sapere con maggior precisione cosa bolle in pentola. Procediamo per punti.

La risistemazione delle sponde. Anche chi non è stato alla Vasca si è fatto un’idea della morfologia del sito. Sponde rettilinee, come tracciate con riga e squadra, una scarpata incombente, inesorabilmente monotona, sullo specchio di acqua: di naturale c’è ben poco. Il Pianeta ha nelle linee curve e nelle irregolarità alcuni tra i suoi tratti più caratteristici. Il progetto di sistemazione e riqualificazione del luogo va proprio in questa direzione: aggiungere irregolarità e linee arrotondate, elementi forieri di maggiore biodiversità. Il tutto tenendo conto di esigenze legate alla situazione attuale. Ne abbiamo discusso tra o noi più e più volte. E abbiamo individuato i punti in cui risagomare le sponde. I criteri adottati prevedono di non toccare quei settori che hanno già un significato ecologico indiscutibile. Su tutti, l’angolo sud-orientale, dove si è sviluppata una fascia di canneto sufficientemente ampia. Luigi V prevede anche di non toccare le piante già presenti. Parrebbe obbiettivo scontato, ma non sempre è così. Il nostro ha dovuto anche definire in modo preciso i movimenti di camion e ruspe per evitare che venissero toccati gli alberi in piedi.

Negli scorsi articoli abbiamo trattato degli interventi localizzati sulla sponda occidentale: qui nascerà una appendice della riva, con nascita di un corta penisola. In futuro, a poca distanza dalla penisola sorgerà un’isola: per il momento il progetto è tenuto in caldo nei cassetti. Sull’angolo sud-occidentale la sponda verrà rifatta: assumerà forma a mezzaluna, con la schiena puntata verso l’acqua. Si creerà in questo modo un settore a bassissima profondità, utile per gli uccelli che si nutrono nel fango (i limicoli, per usare gergo da tecnici). Su questa parte incomberà una parete in terra, che verrà contenuta da massi e sassi. La parete in terra vorrà favorire uccelli come il martin pescatore e il gruccione.

Sul settore orientale, la risagomatura interesserà non già le parti più immediatamente a ridosso dell’acqua, ma gli ambiti più distanti, che verranno resi più curvi e saranno dotati di profilo più morbido. In questa zona Luigi V darà vita a piccoli dossi, allo scopo di rendere più vario e mosso il paesaggio.
Le piantumazioni rappresenteranno un importante passo. Con la consulenza di Paolo Rovelli e Dario Porta, il nostro architetto ha selezionato diverse specie, tra arbusti e alberi. Il numero complessivo non sarà trascurabile. Come consigliato sin dall’inizio dal sottoscritto, e da altri, non verrà creato un bosco, ma fasce e chiazze ad alberi e arbusti. A breve vi faremo avere una lista delle specie che saranno utilizzate.
Un’idea maturata di recente è la creazione di aiuole che serviranno a fornire riparo e cibo alle farfalle. Sul tema stiamo dibattendo in questi giorni. Le problematiche sono diverse: gestione dell’impianto, soprattutto nelle prime fasi, scelta delle essenze, collocazione precisa. Vi aggiorneremo.
Per concludere, una rete più resistente dell’attuale verrà tesa, più all’esterno rispetto alla collocazione presente. Avrà un’altezza di 1,20 metri. Tra la base della rete e il terreno sarà lasciato uno spazio, 20 centimetri di altezza, che permetterà gli spostamenti della fauna.

Non dimentichiamo però i visitatori: un percorso si estenderà lungo parte del lato nord e del lato orientale. Un capanno di osservazione sarà installato sulla collinetta.
Una bella luce ci accompagna durante la visita. Intorno alla Vasca girano circa 40 gabbiani comuni.


Matteo Barattieri

giovedì 4 febbraio 2010

La Volano fa 124 - un salto al novembre 2009

Lo so, lo so. Sono in colpevole ritardo coi tempi. La notizia è rimasta, purtroppo, nella tastiera del pc. Il 9 novembre 2009 il solito GaeNava segnala la presenza di una cornacchia nera in mezzo alle grigie. È la specie numero 124 dall’inizio della nostra avventura.
Val la pena fare qualche commento. Per prima cosa occorre ricordare che da qualche tempo gli esperti di sistematica e tassonomia hanno separato le due specie, a lungo considerate due sottospecie. La questione è ancora in parte dibattuta, ma accettata dalla maggioranza delle liste. La cornacchia nera ha il suo areale di distribuzione europeo così composto: fascia compresa tra le Alpi e la Danimarca, Inghilterra e Galles, Penisola Iberica. A sud delle Alpi la presenza è localizzata e sporadica. Nel Parco di Monza è presente qualche esemplare. Stime parlano di 2-3 esemplari. Tende ad ibridarsi con la cugina: gli incroci sono facilmente riconoscibili.
Matteo Barattieri

1 febbraio 2010 - Un grande giorno: poesia delle ruspe

Ruspa: facile e abusato stereotipo vuole che il termine sia inguaribilmente odioso per ambientalisti e affini. Come è abituale, uno stereotipo è ben lungi da essere regola assoluta, ma vive e si autoalimenta col compiacimento e il favore della massa, sottoscritto incluso, che gradisce e coltiva non pochi appartenenti alla categoria indicata. Alla base, il rassicurante e confortevole ambito della reiterazione. Vedere in azione ruspe e gru, che stanno ahinoi infestando lo scenario della nostra malcapitata Lombardia, tormenta l’ecologista che è in noi? Certo, ma, come detto, ci sono ovvie e brave eccezioni.

È l’1 febbraio 2010, e a raggiungere la Volano sono ospiti tanto nuovi quanto lungamente attesi. Trattasi di mezzi deputati all’edilizia, anzi al movimento terra. Sissignori, si aprono le danze: cominciano i lavori di riqualificazione della nostra adorata Vasca. Primi passi verso traguardi che speriamo luminosi: un’oasi, pensa te, un santuario della natura nell’urbanizzato impensabile e appiattente.

A dare la notizia è lo stesso Luiss Villa, progettista dei lavori, oltre che appassionato paladino della Volano e guardiano della sua memoria storica, come vogliono anagrafe e, soprattutto, provenienza. Dal comunicato dell’architetto sembra trapelare poco o nullo entusiasmo, ma tra le righe non manca di leggersi giustificata emozione. È un gran giorno, atteso e voluto, caparbiamente voluto da tutti noi. Il progetto di riqualificazione del sito si propone di migliorarne il valore ambientale e arricchirne la biodiversità. Ma ne tratteremo diffusamente via via. Lasciamo la parola al nostro arch. Villa, che così ci racconta in un messaggio dell’1 febbraio:


Foto Luigi Villa

”””””””
Ciao a tutti.
Non spaventatevi dell'oggetto! La foto allegata (vedi sopra n.d.r.) documenta L'INIZIO DEI LAVORI ALLA VASCA VOLANO!!!!!! La ruspa inquadrata non è il mio nuovo autoveicolo (mi piacerebbe) bensì quella della COSTER, incaricata delle opere di movimento terra.
Devo riconoscere di aver accumulato un ritardo di oltre un mese nella consegna degli elaborati tecnici all'Amministrazione Comunale, avvenuta nella Giunta di giovedì scorso (28 gennaio n.d.r.) con pieno gradimento; il ritardo è stato però annullato da studiate procedure che permettono (anche sulla parola del sottoscritto e dell'arch. Luca Colombo) di iniziare i lavori in anticipo: giovedì pomeriggio scorso tracciamento cantiere; a mezzogiorno di oggi sopralluogo coi Costantini per le prime disposizioni dei movimenti terra avendo riguardo alla tutela della vegetazione esistente; domani si inizia lo scolturamento ecc. Radaelli è già sul piede di guerra per l'approvvigionamento delle piante secondo i consigli di Paolo e Dario. Salvo accidenti meteorici a metà marzo tutte le piantumazioni saranno completate.
Luigi V
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Il 2 febbraio 2010 non c’è solo l’architetto a bazzicare in loco. si precipita, indovina un po’, anche il prode Luigi D’Amato. Le istantanee sono d’obbligo. E anche un comunicato. Luigi D si lancia anche in qualche riferimento culturale:

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Data astrale 02-02-2010, dal diario di bordo del capitano Kirk: lasciata l’astronave Enterprise con un vascello approdiamo alla vasca volano.
...........
Gli umanoidi (detto nel loro linguaggio) “si danno un gran da fare”; scolturazione del terreno, messo ai lati per un successivo riutilizzo e creazione di una strada di cantiere, altrimenti con l’andirivieni di centinaia di camion oppure un minimo di pioggia renderebbe inagibile il movimento dei “mezzi”.
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La foto di Luigi D mostra la sistemazione della strada di cantiere.

Il lettore poco addentro alle segrete cose della Vasca più bella del mondo si chiederà a questo punto cosa si stia facendo in questi giorni. Una delle prime operazioni è consistita nel tracciamento di un percorso – ce lo ha spiegato sopra Luigi D. – che permetta ai mezzi un passaggio sicuro ed agevole. Allo scopo, è stata distribuita una massa di ghiaia sullo sterrato che mena al cancelletto di ingresso.

Lungo il lato occidentale la messa in posa della ghiaia è stata preceduta da uno scavo, per qualche decina di centimetri (foto qui sotto, datata 2 febbraio 2010).
Non temano i nostri appassionati seguaci: col termine dei lavori la ghiaia sarà portata via, e la terra rimessa in sito. “Fà e desfà l’è tutt’un laurà”, potrebbe commentare il solito sputasentenze. Niente di tutto questo. Il ghiaiato toglierebbe, va da sé, naturalità al luogo.

La prima parte dei lavori tocca la sponda occidentale. La foto (datata 2 febbraio 2010) mostra lo scolturamento sulla sponda ovest.
Coincidenza vuole che mi trovi ad Agrate Il 2 febbraio. Una puntata a ridosso del tramonto si impone. La superficie d’acqua è quasi completamente ghiacciata, rimane libera solo una piccola porzione, lungo il lato nord, settore orientale. Una ruspa spiana la massa di terra portata dai camion. Chiedo lumi via telefono al Villa. “È stato tolto uno strato di terra per uno spessore di 20 centimetri.”, spiega l’architetto. Il materiale ricavato, in questa foto è visibile sulla sinistra e riconoscibile per il colore chiaro, non verrà buttato.
La foto qui sotto mostra invece la nuova terra che i camion stanno via via portando qui.

La terra, qui sotto assistiamo alle operazioni di scarico, viene, mi spiegherà poi uno degli addetti alle operazioni, dalla vicina Carugate.


“È terra buona”, garantisce Luiss Villa. In effetti, l’impressione che sia un materiale ricco è immediata. Terminato il lavoro di riporto, la terra di partenza verrà rimessa in sito: lo scopo è garantire una sorta di continuità ecologica al luogo. Si tratta, ovviamente, di una continuità incompleta, dal momento che un terreno, una volta smosso, subisce comunque delle modifiche. Poco importa: la natura farà pian piano il suo corso.

Il lavoro procede di buona lena, fino all’arrivo del tramonto, quando il varco nella recinzione viene richiuso. I mezzi si allontanano. Un picchio rosso maggiore si ode in lontananza.

Mi piace lasciare la chiosa finale a Margherita “Marghebra” Brambilla, che tanto ha fatto perché il progetto potesse farsi concreto. Ci scrive Marghebra il 2 febbraio 2010:

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Beh ragazzi, saranno gli ormoni o la nuova condizione di neo mamma, ma quella foto mi ha emozionata! 5 anni fa tutto questo era solo un progetto, nemmeno troppo definito nei dettagli, un sogno che Luigi aveva e che abbiamo fatto nostro... con tanta fatica per far si che diventasse anche di qualcun altro, della lista, della giunta, del sindaco, dei cittadini, delle scuole....

sono felice. un applauso a tutti voi.
avanti così e buon lavoro!
margherita
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Lunga vita alla Volano!

Matteo Barattieri