domenica 2 maggio 2010

Aprile 2010 - Luxury Liner: il lungo viaggio continua

Il lungo viaggio della Volano non si interrompe. Continua, a piccoli e grandi passi. Forse non è proprio un viaggio su un transatlantico di lusso, un Luxury Liner, come nell’omonimo brano di Gram Parsons, qui nell’interpretazione di Emmylou Harris.

http://www.youtube.com/watch?v=Jn77ZraSZ8A

”Luxury liner, forty tons of steel
If I don't find my baby now
I guess I never will”
Ma si prosegue. Non è un percorso a vista: la meta è bene o male definita.


“Questa collina s’ha da sistemare”, deve aver sicuramente esclamato Luigi Villa, di fronte all’operato dei nostri Mule Skinner. La collina all’angolo SE avea aspetto via di mezzo tra una piramide azteca e uno ziqqurat: troppo geometrico, troppo distante dai propositi dell’architetto, orientato a dare connotati di naturalità al sito. Su sollecitazioni del nostro, le ruspe mettono ordine, contraddicendo il classico “pesg ul tacun dal buess”.



Le immagini sono di Luigi D’Amato, datate 16 marzo 2010. La penisola a Est, annota Luigi D, è “praticamente fatta”. La seconda foto della sequenza mostra il risultato delle ultime rifiniture.

Il 19 marzo 2010 giungono pali e reti. Luigi D, immancabile sul posto, immortala i materiali al loro arrivo.







Intanto i fioristi latitano. Per l’occasione ci arrangiamo per conto nostro, nella più pura tradizione del rimboccarsi le maniche, tipica delle nostre lande. È il 20 marzo 2010 quando Dario Porta e Gaetano Nava sbadilano sulla sponda occidentale.


"Well, I'm the kind of girl
Who likes to make a livin' runnin 'round
And I don't need a stranger
To let me know my baby's let me down"


(Foto: Luigi D'Amato)

Il risultato non è malvagio. Gli alberi – autoctoni, va da sé – provengono da una scorta in dotazione allo stesso Dario.

Si mobilita anche la Protezione Civile. Il 21 marzo 2010 organizziamo una prova generale sulle sponde della Vasca. Una volta messe a dimora le piante, occorrerà provvedere a adeguate innaffiature: allo scopo potrebbe funzionare, si pronunciano i nostri tecnici, la motopompa in dotazione al suddetto ente. L’impianto passa la prova; getto e portata sembrano andare bene. Anche troppo: ne fa le spese una malcapitata folaga, trovatasi sulla traiettoria dello spruzzo. Poco male: ci vuole ben altro per danneggiarne penne e piume.



Già in un precedente articolo Luigi D ci raccontava dei lavori documentati il 24 marzo 2010.
“... "sotto attacco" su piu fronti.”, ci raccontava Luigi quel giorno. Mentre la ruspa spiana i tracciati di quella che sarà una strada di servizio,

altre macchine provvedono ad installare i pali della recinzione.


Le istantanee sono opera di Luigi D.

Una recinzione intorno alla Vasca? Qualcuno potrebbe avere da eccepire: chiudere un’area alla frequentazione del pubblico non parrebbe idea luminosa. Alternativa percorribile sarebbe invece puntare su un’educazione e una maturazione dei cittadini, senza muri e altri manufatti. Io sono invece totalmente favorevole alla rete; l’argomento merita ampie chiose, cui dedicare un prossimo articolo.

Luxury liner, forty tons of steel
No one in this whole wide world
Can change the way I feel


I lavori per la recinzione proseguono. È sempre Luigi D a fornire una puntuale documentazione. Le foto sono del 29 marzo 2010.

Le ruspe stanno anche definendo il tracciato di una strada di servizio.



Questa cronaca potrebbe risultare ai più piatta, noiosa e ripetitiva. S’adegui il lettore all’atmosfera del gruppo. Ogni capitolar di zolla, ogni martellata su un palo, ogni colpo di ruspa – si perdoni l’abbozzo di lirica da quatar ghej – sono per noi il graduale concretarsi di un progetto, da qualcuno inseguito da più lustri.

Il primo aprile 2010 la cronaca registra un evento che potrebbe però esaltare anche i nostri interlocutori più defilati. ‘Rivan i piant: quelle ufficiali, ovviamente. La giornata non è delle migliori, battuta a metà mattina da pioggia più che vivace. I fioristi lavorano, finchè tiene il tempo, di buona lena.




Le fasce verdi fanno intravvedere un loro primo embrione.



Il 5 aprile 2010 la rete ha un sussulto. Compare una cicogna bianca. Il tutto è documentato da Gaetano Nava. Ottimo colpo: specie numero 129.


Intanto, documenta Luigi D il 6 aprile 2010, proseguono i lavori per la realizzazione dello sterrato e della recinzione.


Tocca anche ai fungiatt piazzare una prima osservazione. Ci pensa, noblesse oblige, l’architetto Villa. Luigi ci scrive il 7 aprile 2010, concedendosi un gioco di parole sopra le righe:

"Buona giornata a tutti.
Alle otto di stamane è "astagnato" (mi sembra giusto anche se inusuale: ammarato sta per mare, allagato (?) per il lago, per lo stagno...) un CIGNO!!!! Non so se è la specie n. 130 ma la sorpresa di tutti i presenti (8 operanti) è stata gradita."

(foto: Luigi Villa)

Confermiamo, Lueiss, è la numero 130.
Solitario, il nostro cigno, come la cicogna di prima…..
"Everybody ought to know what's on my mind
You think I'm lonesome, so do I
So do I"
Il 10 aprile 2010 la Vasca riceve una speciale visita. Sulle rive della Volano arriva una folta rappresentazione della Giunta agratese. Impegni mi tengono purtroppo lontano. Ad immortalare il tutto pensa Luigi D. L’architetto accoglie gli illustri visitatori come si deve, con tanto di documentazioni e carte a portata di mano.

Il 12 aprile 2010 il sito mostra una configurazione prossima a quella definitiva. Meglio di ogni parola basta una documentazione fotografica.
La strada sterrata che corre lungo lato nord e lato est.

Come si nota, una teoria di pali la delimita all’esterno. Lo scopo è intuibile: far capire a trattori e affini estranei che di qui non è il caso.

La recinzione sul lato sud.
L’ingresso è stato sistemato come si deve (vedi sotto). Il cancello è stato spostato a ridosso del gabbiotto della pompa. Il tratto di strada interna aggiunto di fresco servirà per i mezzi che in futuro avranno bisogno di accedere all’area.

Non ci sono solo gradite presenze alla Volano. Più volte ci tocca allontanare pescatori abusivi, il cui basso livello culturale eguaglia senza difficoltà quello di cacciatori e falconieri. Sotto il pelo d’acqua invece si vedono grappoli di pesci gatto. Anche questa non sarebbe presenza gradita: ricordiamo che si tratta di specie esotica particolarmente aggressiva e dannosa per la nostra fauna. Il solito GaeNava documenta il tutto il 14 aprile 2010.


E così ci scrive:
"…..Niente di tutto cio'..solo una marea di babypescigattto appiccicati uno all'altro..
Ci credo che cormorani e aironi alla vasca vanno a nozze..con tutto quel ben di Dio..Sto pomeriggio nei pressi della grata a nordovest saranno stati almeno un migliaio..Senza considerare gli altri sparsi per la vasca.."
"Luxury liner, forty tons of steel
No one in this whole wide world
Can change the way I feel
I've been a long lost soul For a long long time"
Ogni piantumazione che si rispetti abbisogna di acqua. E di fioristi che irrorino le zolle (foto di Luigi D, 15 aprile 2010).



Un salto indietro nel tempo. Riceviamo dalla piattaforma Ornitho un parere da esperti d’alto lignaggio e chiara fama. La bigia sospetta dell’anno scorso è una bigiarella. Specie 86, seguendo l'ordine di apparizione, per la Volano. In altro articolo saremo più completi.

Il contagiri mica si ferma. 18 aprile 2010, parole e musica di GaeNava:
"Un pomeriggio da ricordare.Non sembrerebbe possibile vedere tutta sta "roba" in mezzo al casino di strade e industrie..
Eppure alla Volano capita..
Osservati e uditi oggi:
Albanella pallida femmina(e da sola vale la giornata)
10 mestoloni(5 coppie)
una coppia di alzavole
2 nitticore
1 cuculo
un'upupa nel vivaio
udito il primo usignolo
un torcicollo
2 cutrettole nel campo arato
un codirosso comune maschio
Tralascio le altre 15/16 specie osservate."
La foto dell’albanella è da manuale, perfetta documentazione: specie 131.


Ci sono specie già segnalate che si rivedono volentieri. È il caso dell’ortolano del 21 aprile 2010, fotografato da GaeNava (vedi sotto). Una presenza di tutto rilievo.



Il viaggio continua……
Luxury liner, forty tons of steel
No one in this whole wide world
Can change the way I feel
I've been a long lost soul
For a long long time

Matteo Barattieri