domenica 28 novembre 2010

28 novembre 2010 - Sometimes, un novembre d'acqua

FOTO: Gaetano Nava

La pioggia, la neve di un novembre d’acqua. Pioggia, neve, nubi: maledizione per noi popolo del binocolo e delle ottiche. Mica piacevole andare sul campo con queste condizioni. Il materiale rischia di danneggiarsi. “Sia chiaro: quando piove non si rileva…ti si bagna la carta, ti si bagna il quaderno”, così I., ai tempi aspirante ricercatrice in quel della Facoltà di Petrografia a Milano, e preziosa guida durante una campagna estiva. Pioggia è però anche infinita ispiratrice di poesia e di note musicali.
E ripeschi nella memoria suoni sedimentati e sepolti nel tempo.
“Sometimes”, grande brano dei James, qui alle prese con l’acqua, anzi immersi, ugole e chitarre.
http://www.youtube.com/watch?v=ejU5YAHN3vQ

There's a storm outside,and the gap between crack and thunder
Crack and thunder,is closing in, is closing in

Piove, e il livello del bacino va parecchi ghelli sopra la balaustra delle bocche di scarico.

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Invece di notevole è il livello dell'acqua..Griglie a mollo e piante ormai inglobate nel bacino..Credo che il livello stavolta vada abbassato almeno di un metro e mezzo..E domani probabilmente piove ancora..
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Così Gaetano “Gaenava” Nava il 6 novembre 2010.
La foto che vedete sopra è di qualche giorno prima (1 novembre 2010), ma la sostanza cambia poco.
Qualche misura viene presa: le pompe vengono azionate. Ricordiamolo: la Volano è in primo luogo impianto di sicurezza per prevenire disastri in caso di piogge torrenziali.

The rain floods gutters, and makes a great sound on the concrete
On a flat roof,there's a boy leaning against the wall of rain

Tempo da acquatici. Il 12 e 13 novembre 2010 mentre squadre di appassionati eseguono conteggi di anatre e affini tra Adda, Lario e Laghi Briantei – anche il sottoscritto è della partita –, Gaenava presidia la Volano.
Anche qui si vedono pennuti da ambienti umidi.

Folaghe estemporaneamente sull’erba, nella foto di Gaenava del 13 novembre 2010.

Uno svasso maggiore, foto del 27 novembre 2010.


Un gabbiano comune, sempre il 13 novembre 2010.


Aerial held high,calling
come on thunder, come on thunder
Il cormorano della foto del solito Gaenava (13 novembre 2010) probabilmente non chiama la pioggia, ma l’immagine è suggestiva; leggerezza e plasticità del volo: un bravo al nostro inviato speciale.

Le quantità di acquatici alla Volano sono ovviamente limitate, le presenze in realtà brevi puntate. Ma il tutto fa molto inverno, e fa da prologo al censimento ufficiale di metà gennaio, il censimento IWC (Interntional Waterbird Census, censimento internazionale uccelli acquatici) tant par intendass.

It's a monsoon, and the rain lifts lids off cars
Spinning buses like toys, stripping them to chrome
E l’atmosfera iemale contagia anche il Gaenava, che scrive il 27 novembre 2010:
“””Una soddisfazione oggi pomeriggio vedere che lo Svasso maggiore c'era ancora...Secondo giorno di permanenza consecutivo..Chissa mai che sverni da noi..””””
Gli svassi maggiori sono tra le specie più importanti per i conteggi invernali IWC. Perché i pescatori ritengono esercitino una forte pressione sulle popolazioni di pesce, con danni per la loro attività. E ogni anno sono richieste di abbattimenti per contenere il numero di questi volatili. La Volano non può esprimere che numeri bassi, ovviamente, ma queste presenze van comunque segnalate.

Umidità chiama funghi. In altra parte del blog è apparso già qualcosa. Lancio un appello ai nostri fungiatt. Nelle ultime settimane sono state scattate un po’ di foto a carattere micologico. Luigi D., vogliamo a breve un tuo articolo.
Di più. Sono stati raccolti fin qui dei dati sui funghi. Luigi e Luigi, all’opera: preparateci un primo elenco. A dire il vero potrei provvedere in parte anche io, che fungiatt non sono, semplicemente prendendo in mano articoli e foto tra le pagine di questo blog. Vedaremm.
Alcuni funghi minacciano le nostre recenti piantumazioni. È la natura, carogna, democraticamente carogna. Questa immagine è del 6 novembre 2010, di Gaenava. A quale gruppo appartengono questi funghi? È il caso di intervenire per permettere alla pianta uno sviluppo normale? La mia esperienza, derivante da anni di contatto coi forestali, mi fa dire che forse ormai per malcapitato alberello la situazione è irrimediabilmente compromessa. Quando si vede uscire il corpo fruttifero, mi hanno insegnato, siamo agli ultimi stadi: ormai il fungo ha permeato con il proprio micelio buona parte della pianta.


Gaenava immortala anche una massa informe sui loeuff (pannocchie per i non-autoctoni) il 27 novembre 2010. Probabilmente un fungo? La domanda agli esperti.

E intanto piove…



Un grazie a Matteo Pironi, compare di tante avventure in Valle Aurina (Sudtirolo) per avermi fatto recuperare qualche tempo fa dalla memoria il brano "Sometimes".
Matteo Barattieri

sabato 20 novembre 2010

20 novembre 2010 Qualche pulitura al blog

Non credo che ve ne siate accorti. Qualche giorno fa ho operato delle correzioni a testi di passati articoli. L'operazione ricorda molto sistemi in voga nelle dittature, vedi Russia stalinista, dove le foto venivano via via modificate togliendo personaggi non più graditi.

Non pensiate male. Mi sono limitato a percorrere tutto il blog e correggere la numerazione progressiva delle specie di uccelli. Ricordo che l'ordine si basa sulla prima apparizione.

Adesso dovrebbe essere tutto in ordine. Un poco di pedanteria non guasta.

come siamo....come eravamo......

lunedì 15 novembre 2010

L'autunno è arrivato...

Anticamente si pensava che la quantità dei funghi dipendesse dall'umore degli dei.
Oggi cambia poco,
si scrutano le immagini dei satelliti meteorologici,ma la conclusione è sempre quella:
quando giunge l'autunno tornano i preziosi frutti: chiodino,porcino,pluteo,prataiolo ecc..
Tempo di funghi,ma anche di colori suggestivi,come se la natura conscia del malinconico distacco dalla bella stagione compensa col dono delle ultime bacche,funghi e una tavolozza di colori difficile da descrivere.















Pyrus calleyana e Phitolacca foto Gaetano Nava


Rosa canina foto Luigi D'Amato

Ma non lasciamoci distrarre dalle sovrapposizioni di giallo,porpora,bruno,rosso degli alberi e arbusti.Cerchiamo invece nel tappeto delle foglie già cadute al suolo la lucentezza di una flammulina o il bianco di un prataiolo,oppure sull'orlo di un vecchio ceppo il piu' noto"orecchione"


















Flammulina velutipes,agaricus campestris s.l. e pleurotus ostreatus

Foto gruppo Micologico Agrate B. e Luigi D'Amato

Certo districarsi in un mondo vario e complesso,dove le certezze spesso vengono incrinate contro il sipario delle tradizioni e superstizioni non è semplice.

Ecco perchè parlando di funghi è indispensabile documentarsi al massimo,cercare di conoscere caratteristiche e fenomeni legati a queste straordinarie creature,cosi' strane e misteriose da aver meritato nel contesto della biologia addirittura un mondo a parte.

Un regno che sta nel mezzo tra quello animale e quello vegetale.

In tema di "travestimenti" che si rifanno al mondo animale una dimostrazione realistica e.....imbarazzante è rappresentata dal Mutinus caninus.

Alto una decima di centimetri,fragilissimo e dai colori intensi e brillanti.

Mutinus elegans foto Gaetano Nava

Ovviamente immangiabile,emana un odore assai sgradevole,lo si puo' trovare da luglio a novembre su legno in decomposizione o su foglie morte.

Perche' la natura si sia cimentata in questa impudica imitazione dell'organo riproduttivo del cane una ragione ci sara'.

Oppure si tratta di un fatto casuale???

Il dubbio rimane....