martedì 11 ottobre 2011

11 ottobre 2011 Il primo tordo – October 11th 2011 The first Thrush


Le temperature anomale non devono farci dimenticare i normali cicli naturali, cui gli organismi rispondono seguendo in modo particolare non già le temperature ma le variazioni dell’inclinazione dei raggi del sole. Autunno: momento di migrazioni. Tra i classici uccelli in movimento in questo periodo, il tordo bottaccio è uno dei più regolari. La prima segnalazione per la stagione spetta a Massimo Brigo e Italo Magatti, il 7 ottobre 2011. Un grazie a Massimo e Italo, e un invito a frequentare ancora la Volano.

Despite the temperatures outside, it is Fall. Living beings respond not only to temperatures ma to seasonal changes in Sun rays inclination too. Fall – American English for Autumn – means migration. Many species move southwards, for some of them our Volano is a good stopover site. The Song Thrush is enlisted among our regular migrants: in October and November it can be watched on fields and trees. The first Song Thrush has been recorded (on October 7th 2011) by Massimo Brigo and Italo Magatti. Every now and then they get there; than you, Massimo and Italo, and keep on visiting our hotspot.

Matteo Barattieri

11 ottobre 2011 La Volano al CIO: il nostro poster - October 11th 2011 Our poster for CIO 2011


Foto: Gaetano Nava

Qui di seguito il testo del poster presentato al Convegno Italiano di Ornitologia di Cervia (22-25 settembre).

Our poster for the Italian Ornithological Congress 2011 (Cervia, September 22nd – 25th 2011).

La Vasca Volano: oasi naturalistica in ambiente periurbano. Un progetto tra conservazione, riqualificazione del territorio e didattica in Agrate Brianza (MB).”

Matteo Barattieri, Gaetano Nava, Raffaella Sala, Luigi Villa, Luigi D’Amato, Paolo Rovelli, Dario Porta

Summary

Built as a safety basin to prevent flooding, the Vasca Volano (Agrate Brianza, Monza e Brianza District, Northern Italy) is an important site for biodiversity. In addition to the basin, the area consists of cultivated and uncultivated surfaces, bushes and shrubs.

In 2007, the town council started a reclamation project, aimed to create a protected area. Censuses and surveys have being carried out for four years. The occurrence of 140 bird species (August 2011) have been reported: among the breeding ones, Little Bittern, Red-backed Shrike, Melodious Warbler, European Turtle Dove, European Stonechat. The site may be also regarded as important for migrants, waterfowls and raptors.

In 2010, the first restoring actions took place; the basin has been modified: parts of the straight sides became s-shaped, a shallow portion has been created and a small hill has been erected, the aim being to increase biodiversity. Trees and shrubs have been planted. The program also covers education, involving the whole population. The area is on the way to become a real hot-spot: birdwatchers and photographers get here from all over Lombardy.

Area di studio, progetto e metodologie

L’area è situata nel territorio del Comune di Agrate Brianza (MB), in zona industriale; è delimitata a nord dalla Strada Provinciale SP 121, a sud dal Canale Villoresi, a ovest dalla Strada Provinciale SP 121 e da una strada di collegamento Agrate – Carugate, a est da settori agricoli e vivai. La quota del piano campagna è compresa tra 155 e 160 m sul livello del mare. Il sito è posto sul Livello Fondamentale della Pianura, aree subpianeggianti generate dalla deposizione di conoidi fluvioglaciali (qui in particolare del Lambro/Molgora). L’elemento paesaggistico di maggior rilievo è costituito dalla Vasca Volano: perimetro rombico (200 m di lato); superficie 40.000 mq; profondità massima, in condizioni di piena, di 6 m; fondo posto a 8 m sotto il piano campagna. L’impianto è stato realizzato negli anni ’80 come parte della rete fognaria, e soprattutto come impianto tecnologico per la sicurezza del bacino del Torrente Molgora; le acque presenti sono quasi esclusivamente di origine meteorica.

Il bacino si trova idealmente al centro dell’area. Il territorio è costituito da coltivi (cereali in prevalenza), prati stabili e incolti. Fasce e chiazze ad arbusti e siepi risultano presenti in modo localizzato; pur poco estesi, tali ambiti rivestono importanza: contribuiscono ad arricchire la biodiversità, così come una piccola altura, costituita da terra di riporto. I settori a est sono costituiti da vivai a piante d’alto fusto. Le sponde della Vasca presentano fasce a vegetazione acquatica, di spessore non superiore ai 3-5 metri: Typha latifolia e Phragmites australis.

A partire dal 2007 il Comune di Agrate Brianza (MB) ha dato vita ad un progetto di riqualificazione dell’area, articolato su tre capitoli: censimenti ed indagini naturalistiche, interventi di rinaturalizzazione e di parziale ridisegno, attività didattiche e divulgative rivolte alla cittadinanza.

Una prima fase di indagini ornitologiche è stata svolta tra il 28 aprile 2007 e il 7 giugno 2008: sono state effettuate uscite con cadenza quindicinale; i dati raccolti sono stati integrati da altre osservazioni occasionali e da uscite integrative fatte nel periodo sopra indicato. Per impegni dei rilevatori, non sono state effettuate uscite tra il 9 giugno 2007 e l’inizio dell’agosto 2007.

Dal 2007, l’area è costantemente visitata da rilevatori e birdwatcher, anche più volte nel corso di una settimana: è possibile avere di conseguenza una fotografia in continuum della comunità ornitica e della sua evoluzione. Le caratteristiche del paesaggio favoriscono il lavoro di terreno: estensione limitata, quasi totale assenza di ostacoli visivi, disturbo acustico in genere molto limitato, frequentazione antropica molto bassa e di scarso impatto (fatta eccezione per cacciatori e pescatori abusivi).



La comunità ornitica

Nei quattro anni di osservazioni sul campo sono state rilevate 141 specie; la relativa fenologia, aggiornata all’agosto 2011, è illustrata dalla tabella (vedi colonna sul lato destro della pagina). 30 specie hanno status di nidificanti, i cui 9 probabili, 21 certe. La comunità dei nidificanti comprende taxa di sicuro interesse, legati ad ambienti agricoli e ad ambiti marginali, e in molti casi soggetti a preoccupanti decrementi (Campedelli et al., 2009; Rossi et al., 2009; Fornasari et al. 2001, 2004): averla piccola, saltimpalo, tortora selvatica, allodola; la presenza di queste specie è da considerarsi regolare. Lo specchio d’acqua registra il tarabusino tra i nidificanti regolari. Tra i nidificanti, 8 godono dello status di SPEC3, 1 di SPEC2. Per alcuni uccelli che si riproducono in settori limitrofi (11 specie), la zona della Volano costituisce abituale fonte di cibo.

Va segnalato altresì come tra i nidificanti compaiano alcune delle 14 specie di Passeriformi segnalate da Fornasari et al. (2005), per le quali l’Italia ha particolare responsabilità dal punto di vista della conservazione. L’area svolge quindi un ruolo ecologico significativo e strategico in un territorio a forte urbanizzazione. I contingenti delle specie nidificanti sono tuttavia molto bassi (da 1 a 2-3 coppie); fattore decisivo è la limitata estensione dell’area: ne consegue un alto rischio per molte popolazioni, in presenza, ad esempio, di perturbazioni ambientali. I rischi sono accresciuti dall’assenza di qualsiasi misura di tutela su questa parte della Brianza Monzese; gli unici vincoli sono rappresentati dalle misure di sicurezza che insistono sull’impianto tecnologico (la Vasca): la presenza di una rete intorno il bacino assicura un minimo di protezione.

Nel periodo invernale, l’area diviene poco appetibile per le specie ornitiche, a causa dell’insufficiente presenza di risorse alimentari – nei periodi più freddi la Vasca arriva anche a ghiacciare quasi completamente –, e il disturbo da parte dei cacciatori, enfatizzato dalle limitate superfici coinvolte.

Durante le stagioni migratorie, l’area offre rifugio e punto di sosta a diverse specie; anche in questo caso, come per il periodo di nidificazione, non si registrano numeri di particolare rilievo.

Il progetto di riqualificazione

Partito nel febbraio 2010, il progetto di riqualificazione della Vasca Volano si prefigge una serie di obbiettivi:

- (ri)naturalizzazione dell’area;

- incremento della biodiversità;

- ricostituzione di brani del paesaggio agricolo tradizionale.

I primi interventi sono consistiti nel ridisegno del perimetro della Vasca e nella piantumazione di essenze. Le sponde del bacino hanno assunto in parte un andamento sinuoso, con l’obbiettivo di rendere più vario e mosso il paesaggio; in un settore è stata creata una fascia ad bassissima profondità per favorire le specie che amano questi ambienti, nel settore interno alla recinzione è stata ricavata una piccola altura. Le piantumazioni hanno privilegiato essenze autoctone e piantine forestali; alberi e arbusti sono stati messi a dimora secondo un andamento a chiazze e fasce allungate, allo scopo di dar vita a siepi ed ecosistemi affini: le limitate superfici in gioco sconsigliano del resto la creazione di zone boschive.

Le operazioni fin qui svolte costituiscono solo una prima parte dell’intero progetto; decisiva potrà risultare l’acquisizione, anche parziale, delle aree esterne al perimetro della recinzione. Tra i punti salienti ancora da realizzare vi sarà la creazione di una roggia che alimenti la Vasca con acqua (di buona qualità) del vicino Canale Villoresi: il rivo potrà assicurare maggiore ossigenazione al bacino e favorire interconnessioni con altri siti.

Ad oltre un anno dagli interventi sopra descritti si può registrare come la comunità ornitica non abbia subito particolari modifiche. Nel dettaglio, l’elenco, e il relativo numero di coppie, dei nidificanti è rimasto invariato.

La didattica

Un progetto didattico quinquennale ha coinvolto un’interclasse della Scuola Primaria di Agrate Brianza, le 3 classi interessate hanno dedicato, per tutta la durata del ciclo, incontri in aula e uscite sul campo alla Vasca Volano. L’area è divenuta laboratorio all’aperto per esercitazioni dedicate alle discipline naturalistiche. Di più: gli alunni hanno seguito le trasformazioni cui è stata soggetta la Vasca e il progetto promosso dalla Giunta agratese. Le classi hanno anche fornito un diretto contributo ai progettisti, raccogliendo dati di terreno e facendo a loro volta ipotesi per il futuro dell’area. A conclusione del ciclo, gli alunni hanno altresì realizzato un opuscolo informativo rivolto ai futuri visitatori e alcuni nidi artificiali per insetti.

Ad integrazione del lavoro didattico sono state organizzate uscite rivolte a tutta la cittadinanza.




Conclusioni

L’area della Vasca Volano costituisce un importante frammento di biodiversità in un territorio fortemente antropizzato ed urbanizzato. Si caratterizza per la presenza di importanti taxa, tipici di aree agricole e marginali (ambienti da tempo in sofferenza in gran parte dell’Europa) quali saltimpalo, allodola, averla piccola e tortora selvatica, e, in subordine, di settori umidi (tarabusino). Per la configurazione della comunità ornitica, costituisce uno dei molti esempi di settori non interessati da misure di salvaguardia ma meritevoli di tutela e valorizzazione. Come da tempo sottolineato (vedi tra gli altri Campedelli et al. 2010), la rete delle aree protette non risulta di per sé sufficiente alla protezione della biodiversità e a garantire continuità a cicli naturali.

Gli studi svolti sull’area sottolineano la bontà delle scelte della Giunta agratese, volte a trasformare il sito in oasi. Il progetto di riqualificazione e (ri)naturalizzazione – meritevolmente sorretto da proposte di divulgazione e didattica rivolte alla cittadinanza anche extra moenia – è tappa obbligata, non bastando la mera tutela ad assicurare un futuro al sito. Va altresì rafforzato il ruolo dei corridoi ecologici limitrofi; in questa direzione si inquadra, e va promosso, l’ipotizzato inserimento dell’area all’interno del perimetro del Parco del Molgora, accompagnato da un raccordo con la vicina Oasi WWF di Carugate.

Ringraziamenti

Gli autori ringraziano le docenti e gli alunni della Scuola Primaria di Agrate Brianza che hanno partecipato al progetto didattico, l’Amministrazione Comunale di Agrate Brianza (MB), il Gruppo Micologico Ercole Cantù di Agrate Brianza (MB), e tutti gli appassionati che hanno contribuito al lavoro, fornendo osservazioni, dati e immagini.

Bibliografia

Campedelli T., Tellini Florenzano G., Sorace A., Fornasari L., Londi G., Mini L. 2009. Species selection to develop an Italian farmland bird index. Avocetta 33: 87-91

Campedelli T. Tellini Florenzano G., Londi G., Cutini S., Fornasari L. 2010. Effectiveness of the Italian National Protected Areas System in Conservation of Farmland Birds: a Gap Analysis. Ardeola, 57 (Especial): 51-64.

Fornasari L., de Carli E., Brambilla S., Buvoli L., Maritan E., Mingozzi T., 2001. Distribuzione dell’avifauna nidificante in Italia: primo bollettino del progetto di monitoraggio MITO2000. Avocetta, 26: 59-115.

Fornasari L., de Carli E., Buvoli L., Mingozzi T., Pedrini P., La Gioia G., Ceccarelli P., Tellini Florenzano G., Velatta F., Caliendo M.F., Santolini R., Brichetti P., 2004. Secondo

bollettino del progetto MITO2000: valutazioni metodologiche per il calcolo delle variazioni interannuali. Avocetta, 28: 59–76.

Fornasari L., De Carli E., Brichetti P., Puglisi L., Pedrini P. 2005. Responsabilità dell’Italia nella conservazione dei Passeriformi e di altri uccelli comuni. Avocetta, 29: 92.

Rossi, P e Trisorio A. (a cura di) 2009. Introduzione al Farmland bird index. In: http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1016Patrizia