sabato 18 ottobre 2008

Settembre - ottobre 2008 Sgraditi ospiti alla Volano: i cacciatori

Purtroppo l'arrivo di settembre porta alla Volano ospiti poco graditi. Inizia infatti la stagione di caccia. Per gli animali (e per gli umani) un fastidioso disturbo, che si accompagna all'uccisione di non pochi uccelli. Fin qui abbiamo registrato la scomparsa di tanti colombacci. Accanto a loro, i soliti fagiani.


La presenza degli "amici della natura" (i cacciatori si fan chiamare così) muta il volto dell'area. Dalla Vasca spariscono le anatre, mentre folaghe e gallinelle si riparano spaventate nei canneti. Non si odono più, se non sporadici, richiami e cinguettii.


Non nè tutto. Non abbiamo registrato fin qui abbattimenti di specie protette. Abbiamo però riscontrato alcune irregolarità, quali spari da distanze non consentite. Sono state fatte le dovute segnalazioni alla Polizia Locale. Quando possibile, ci rechiamo sul posto per garantire alla Volano un minimo di vigilanza.


Molto sgradevole è stato constantare il mancato rispetto dell'ordinanza del Sindaco di Agrate, che vieta l'accesso alla Vasca. Sul lato orientale della recinzione, il vento, approfittando dell'effetto vela legato alla presenza di rampicanti, ha piegato nei mesi scorsi parte della rete. Piegato, non abbattuto. Qualcuno ne ha però approfittato per schiacciare ulteriormente la rete ed entrare. Abbiamo rinvenuto dei bossoli poco lontano dalle sponde. Tutto questo è stato rapidamente segnalato alla Polizia Locale.

Per completare il quadro, non mancano i rischi per chi si trova a passeggiare per la zona. Il sottoscritto ha rischiato lo scorso anno di venire impallinato (insieme a Raffaella Sala). Anche quest'anno una cascata di pallini mi è caduta a non grande distanza. In entrambe le occasioni ero, visibile e visto, dentro il recinto. Frequentatori del sito lamentano di aver paura per la presenza delle doppiette. Persone che lavorano nelle ditte adiacenti hanno a loro volta manifestato paura per la propria incolumità.


Questo blog è contro la caccia e la falconeria. Ammette l'attività venatoria solo per operazioni di controllo ed eliminazione di specie invasive ed esotiche, giunte su un territorio per azione e responsabilità diretta dell'uomo, e per il controllo di popolazioni di specie nostrane. In questi casi il lavoro delle doppiette è paragonabile a quello dei forestali: l'obbiettivo, condivisibile, è cercare di mantenere equilibri ecologici. Il tutto, va da sè, sotto seria e rigida supervisione scientifica. Per il resto caccia e falconeria sono ignobili e volgari crudeltà, indegne di contesti civili e ormai anacronistiche nella società occidentale.

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