sabato 6 marzo 2010

28 febbraio – 5 marzo 2010 Nella terra, nel fango tra presente e lampi di memoria di sfera e biroeu

“Clarice Starling: Tutti quei dettagli a memoria, signore?
Hannibal Lecter: La memoria, agente Starling, è quello che ho al posto di una bella vista”
(dal film “Il silenzio degli innocenti)


La Volano va. Fango e terra, pioggia e sole: i lavori proseguono. I camion continuano a trasportare materiale, che la ruspa sparge, trascina, sposta. Lueiss Villa non manca di presenziare alle operazioni con qualche puntata. Da buon progettista sbotta la sua insoddisfazione più volte: diaul d’un architett, mai cuntent. In effetti, questa la critica che possiamo muovere ai nostri Mule Skinner, scavi e riporti di terra hanno forma un po’ troppo regolare. La natura, pur governata dalle matematiche, non ama molto i righelli. I nostri operatori, del resto, sono abituati a normale vita di cantiere, e hanno minore sensibilità per forme prossime a quelle naturali. Poco male, impareranno. Intanto si stanno abituando ad osservare (e riconoscere) qualcuno dei nostri volatili.
Un altro Luigi (D’Amato) mette mano alla remada. Scopo del lavoro, come detto da altre parti, è liberare gli alberi che, crescendo, si sono fatti tutt’uno con la recinzione. Mica da poco. Il 28 febbraio 2010 Luigi ci avvisa:

“”” Queste le piante liberate questa mattina, siamo all'80% . “”””

Le foto qui sotto documentano l’operato del nostro. Grande Luigi!


(foto: Luigi D'Amato, 28 febbraio 2010)


Terra e fango, fango e terra. Chi fa delle scienze naturali disciplina da praticare all’aperto non teme, anzi ricerca, il contatto diretto, piedi e mani, con siffatti elementi primigeni.
In più punti, il nostro sito ormai non è che una distesa di zolle, che porta la mente verso contesti un poco differenti: percorsi della mente, percorsi della memoria, sempre attivi.





(Foto Luigi D'Amato, in alto 2 marzo 2010, in basso 3 marzo 2010)

“Campo di patate”, soleva dire S., compagno di tante battaglie dietro un pallone anni fa. Dei due, l’unico che prosegue regolarmente e immancabilmente a inseguire la sfera che fu di cuoio è il sottoscritto, avendo S. abbandonato da tempo, a quanto mi risulta. Campo di patate era espressione gergale per indicare i terreni coperti non da tappeto verde ma da un ammasso colloso di terra intrisa d’acqua. Erano condizioni che ci permettevano una curiosa gara a chi finiva più masarato e lercio di palta. E permetteva a chi scrive di effettuare uno dei suoi numeri preferiti: l’intervento in scivolata, rigorosamente con il piede sinistro. Eseguito secondo canoni precisi: inseguimento dell’avversario, ricerca del momento giusto, volo rasoterra con angolo appropriato rispetto alla direzione di movimento dell’avversario, aggancio del pallone con il collo del piede. Al malcapitato rimangono due alternative: saltare oppure impattare con la sfera e il mio piede, e rotolare in avanti.

I gabbiani sembrano gradire la distesa bruna, ottimo luogo per posarsi e riposare al sole. E cercare qualche preda tra le zolle smosse.

(Foto Luigi D'Amato, 2 marzo 2010)

Altri si dedicano alla pesca, come spiega Luigi D. Uno dei gabbiani….
“”””””””””””””””
….il solito "pescatore abusivo" che esce dall'acqua con 3 etti di pesce gatto nel becco
”””””””””
Non sono gli unici a frequentare la terra libera. Qui due germani fotografati da Gaetano Nava il 2 marzo 2010.

Continuando nei percorsi della memoria calcistica, immancabile riandare alla stagione 1978-’79. Nottigham Forest – Colonia, semifinale di Coppa Campioni, gara di andata. Terreno infame e un’infinita teoria di emozioni: quando il calcio professionistico era ancora fenomeno dai toni popolari e i calciatori normali esseri umani. Magia di internet, il tutto rivive grazie a youtube, immancabile. Si potrebbe disquisire a lungo – se ne stanno occupando diversi intellettuali e saggisti – sull’attuale rapporto tra memoria e condizioni al contorno, sotto l’influenza della rete web. Meglio limitarsi a vedere (e rivedere) quanto ci è offerto di quella che per me rimane la più bella partita di sempre. Ecco qui, per complessivi 25-30 minuti circa; ovviamente, visione interdetta a chi non sia del ramo, e astenersi perditempo:
parte 1
parte 2
http://www.youtube.com/watch?v=7t8cgQcNRsU&feature=related

Curioso come, dopo decenni, molti dettagli siano ugualmente ancora vivi nella mente, youtube o meno.
Terra e palta, palta e terra…
Il 5 marzo 2010 Gaetano Nava fa un giro di controllo.
I lavori non smettono. Lasciamo i commenti a GaeNava.
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Giro alla vasca oggi pomeriggio,una mezzoretta a fare le veci di Luigi..Calma piatta..Nessun mezzo all'opera.
La fisionomia della vasca a secondo della visuale sta cambiando..piu' piacevole.
Credo che all'angolo sudovest abbiano terminato..E' stata inserita una specie di massiciata..anche se rimane cosi' non è male..
La recinzione vecchia è stata tolta quasi tutta...
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Le foto che seguono sono di Gaetano (5 marzo 2010)
Lato ovest

Lato est, visto da nord

Lato est, visto da sud.

Lato ovest, si vede la massicciata all'angolo sud-ovest.

La massicciata servirà come base per creare poi un tratto di sponda verticale per martin pescatore e, magari, gruccione. Non male l’impatto visivo delle penisole; quando si assesteranno e saranno coperte dalla vegetazione il paesaggio si farà ancora più interessante. Ora mancherebbero le piantumazioni.
Matteo Barattieri

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