Breva e tivan: e la mente viaggia verso il Lario. Il Lago più bello del mondo, parere del sottoscritto, che adora soprattutto il versante lecchese. A tratteggiarlo in musica ci pensano da un po' le canzoni di Davide Van De Sfroos, vate e menestrello, in realtà, dell'altro versante, quello comasco; ma poco importa.....

Per una mattinata anche alla Volano si respira un'atmosfera che sa di missoltin e di singul de punta. A remare non sono quelli della Canottieri di Mandello, ma il nostro architetto, il buon Luigi Villa. Con lui anche Raffaella Sala. Parrebbe quadretto idillico. La realtà è poco poetica. I nostri -

L'amata Vasca è da qualche tempo piena di vegetazione, in modo anomalo e preoccupante. Si teme che l'eccessiva proliferazione di una pianta, l'Elodea nuttallii, possa soffocare il bacino. Urgono controlli ed eventuali provvedimenti. Luigi D'Amato si è organizzato per procurare bucintoro e cime.
L'Elodea nuttallii è stretta parente dell'Elodea canadensis. Entrambe hanno origine esotica, Nordamerica, e si sono propagate in modo preoccupante negli ultimi tempi. La loro invasione è causa di danni per i nostri ambienti acquatici: compromettono l'equilibrio degli ecosistemi e la presenza delle specie locali. La natura ha cicli propri e proprie dinamiche: comprometterli significa causare danni anche irreparabili. Le elodee non sono giunte da noi attraverso processi naturali. Sono piante utilizzate per gli acquari.

Stiamo - in particolare Luigi Villa, Luigi D'Amato, Paolo Rovelli e Dario Porta - cercando di comprendere e studiare la situazione per prendere adeguate contromosse. Ecco spiegato il motivo del curioso battesimo del remo per la Volano.
Il giorno prescelto è l'1 agosto 2008. Purtroppo, porca sidela, sono assente per impegni. Spero si ripeta, non la propagazione dell'odioso vegetale ma il viaggio con remi e cime.
Come si vede dalle immagini, la quantità di massa vegetale è davvero impressionante: si parla di uno strato di mezzo metro o giù di lì. Il fenomeno è nuovo per la Vasca, a memoria dei due Luigi, che conoscono da tempo il sito.


I nostri hanno raccolto dei campioni del vegetale e dell'acqua. Le analisi chimiche del liquido saranno curate da Paolo Rovelli.
Tutta questa erba deve essere poi smaltita dall'ambiente quando muore. Per tale operazione occorre un alto consumo di ossigeno; risultato: il prezioso gas viene consumato e tanti organismi muoiono soffocati.
Gli esperti indicano una serie di sistemi. Tra essi, il meno invadente per l'ecosistema è la rimozione meccanica. In parole povere: con badile e secchi si portano via le masse verdi e importune. L'utilizzo di sostanze chimiche diserbanti può avere effetti poco graditi per altri organismi. L'immissione di carpe viene consigliata: ma si tratta di pesci non delle nostre latitudini ma di specie a loro volta esotiche.
Stiamo valutando il da farsi. Intanto sembra che il fenomeno si stia un poco ridimensionando

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