mercoledì 13 agosto 2008

Breva e tivan ovvero in barca alla Volano

FOTO: RAFFAELLA SALA, LUIGI D'AMATO

Breva e tivan: e la mente viaggia verso il Lario. Il Lago più bello del mondo, parere del sottoscritto, che adora soprattutto il versante lecchese. A tratteggiarlo in musica ci pensano da un po' le canzoni di Davide Van De Sfroos, vate e menestrello, in realtà, dell'altro versante, quello comasco; ma poco importa.....







Per una mattinata anche alla Volano si respira un'atmosfera che sa di missoltin e di singul de punta. A remare non sono quelli della Canottieri di Mandello, ma il nostro architetto, il buon Luigi Villa. Con lui anche Raffaella Sala. Parrebbe quadretto idillico. La realtà è poco poetica. I nostri - oltre a Raffaella e l'architetto c'erano anche Luigi D'Amato e Gaetano Nava - hanno portato scafo e scalmi in acqua per una ispezione.
















L'amata Vasca è da qualche tempo piena di vegetazione, in modo anomalo e preoccupante. Si teme che l'eccessiva proliferazione di una pianta, l'Elodea nuttallii, possa soffocare il bacino. Urgono controlli ed eventuali provvedimenti. Luigi D'Amato si è organizzato per procurare bucintoro e cime.

L'Elodea nuttallii è stretta parente dell'Elodea canadensis. Entrambe hanno origine esotica, Nordamerica, e si sono propagate in modo preoccupante negli ultimi tempi. La loro invasione è causa di danni per i nostri ambienti acquatici: compromettono l'equilibrio degli ecosistemi e la presenza delle specie locali. La natura ha cicli propri e proprie dinamiche: comprometterli significa causare danni anche irreparabili. Le elodee non sono giunte da noi attraverso processi naturali. Sono piante utilizzate per gli acquari. E' bastato che qualche sconsiderato le buttasse nelle acque di fiumi, laghi e affini per provocarne la diffusione. Gli esperti raccomandano di tenere sotto controllo il fenomeno e di cercare di bloccare queste piante maledette.
















Stiamo - in particolare Luigi Villa, Luigi D'Amato, Paolo Rovelli e Dario Porta - cercando di comprendere e studiare la situazione per prendere adeguate contromosse. Ecco spiegato il motivo del curioso battesimo del remo per la Volano.

Il giorno prescelto è l'1 agosto 2008. Purtroppo, porca sidela, sono assente per impegni. Spero si ripeta, non la propagazione dell'odioso vegetale ma il viaggio con remi e cime.

Come si vede dalle immagini, la quantità di massa vegetale è davvero impressionante: si parla di uno strato di mezzo metro o giù di lì. Il fenomeno è nuovo per la Vasca, a memoria dei due Luigi, che conoscono da tempo il sito.




















I nostri hanno raccolto dei campioni del vegetale e dell'acqua. Le analisi chimiche del liquido saranno curate da Paolo Rovelli.

Tutta questa erba deve essere poi smaltita dall'ambiente quando muore. Per tale operazione occorre un alto consumo di ossigeno; risultato: il prezioso gas viene consumato e tanti organismi muoiono soffocati.

Gli esperti indicano una serie di sistemi. Tra essi, il meno invadente per l'ecosistema è la rimozione meccanica. In parole povere: con badile e secchi si portano via le masse verdi e importune. L'utilizzo di sostanze chimiche diserbanti può avere effetti poco graditi per altri organismi. L'immissione di carpe viene consigliata: ma si tratta di pesci non delle nostre latitudini ma di specie a loro volta esotiche.

Stiamo valutando il da farsi. Intanto sembra che il fenomeno si stia un poco ridimensionando


Rimane una nota, disemm inscì, di cronaca, o di storia se preferite. In realtà non è il primo viaggio a remi alla Volano. Qualche mese fa Raffaella Sala fu protagonista di un estemporaneo e improvvisato passaggio in canotto; motivo: il recupero di un animale morto (una folaga) osservato a pelo d'acqua. Ma questa è un'altra storia.

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