martedì 28 ottobre 2008

25 ottobre 2008 Alla Volano: averla maggiore e tracce

Foto. Luigi D'Amato, Gaetano Nava, Matteo Barattieri

25 ottobre 2008: una mattinata alla Volano. Non ci sono molti volatili in giro: il disturbo dei cacciatori si fa sempre sentire, anche se oggi non sono molti (4-5 in tutto). E' utile in ogni caso essere presenti, anche per tenerli sotto controllo. La recinzione è ancora abbassata, e ciò potrebbe indurli ad entrare, come è già successo.

Questa la situazione il 23 ottobre 2008, da un'immagine di Luigi D'Amato. Luigi è anche intervenuto, strappando il rampicante, causa prima, per effetto vela, del piegamento della recinzione. Secondo Luigi, i pescatori abusivi hanno ripreso a entrare. Ecco cosa ci ha raccontato il 23 ottobre: "......mi porta ad affermare che sono tornati i pescatori, una zona li vicino è "spianata" segno che qualcuno vi ha sostato, risalendo il pendio, la rete in quella posizione è stata rotta (foto qui sotto n.d.r.) ...nuovo buco quindi."

Ma veniamo a cose più piacevoli. Oggi dominano i pettirossi, qui un esemplare in una foto di Gaetano Nava.

I fringillidi si vedono poco: faranno un'apparizione fugace verso la fine della mattinata. I pettirossi sono invece molto attivi, uno canta ripetutamente dalla cima di un phragmites (la classica canna di palude). Un saltimpalo maschio si mostra sulla recinzione. Annoto anche che ultimamente i passeri sono quasi spariti: nella seconda metà della mattinata 2-3 esemplari faranno un rapido giro dalle parti della Vasca, spaventati dagli spari. Questa scomparsa ei passeri meriterebbe in ogni caso un approfondimento, annoto sul quaderno di campo e mentalmente.

Occhi in alto, occhi in basso: dedico un poco di tempo alle tracce. A ridosso del lato est della recinzione, trovo questi escrementi.

Come si vede, non sono molto grandi e non permettono di riconoscere particolari resti. Meritano successive indagini.














Torno al cancello della Vasca. Il basamento della recinzione lì vicino è un'autentica fabbrica di tracce, borre in particolare. Molto probabilmente questo punto è apprezzato dagli uccelli: una sorta di tavola da pranzo e luogo dove dedicarsi alla digestione con calma. La foto a sinistra mostra il punto: il basamento sotto il cartello giallo. Le altre due immagini mostrano la borra rinvenuta. Non è molto grande, e non sembrerebbe di rapace notturno. Le borre di civette e affini hanno normalmente un aspetto più untuoso. Anche questa traccia merita ulteriori approfondimenti.

















Vicino al gabbiotto dove è installata la pompa della Vasca trovo questo escremento: i semi visibili sono di fitolacca, una pianta esotica infestante. I suoi frutti sono graditi dagli uccelli: con buona probabilità la traccia in questione è di merlo.


Entro nell'area della Vasca. Anche qui le tracce non mancano: un altro escremento con semi di fitolacca. Luogo di ritrovamento: lo scivolo artificiale che porta al bacino d'acqua.

Sul lato est della Vasca, un'apparizione gradita: averla maggiore. Sarà la stessa vista altre volte? Mah.....
Poco lontano dalla base dello scivolo ci sono questi resti di predazione. Folaga o gallinella? A breve un verdetto.
Purtroppo spari improvvisi dalla siepe posta lungo il lato sud della recinzione spaventano i volatili. L'averla sparisce. Uno dei cacciatori si diverte a danneggiare un albero, facendo scempio di rami e foglie. Non gli basta uccidere gli animali?

Lo sterrato che parte dall'ingresso all'area (lato agratese) e porta al vivaio è costellato di noci rotte. Sono le cornacchie le responsabili: dall'alto fan cadere i frutti per poi mangiarseli, una volta rotti dall'impatto al suolo. Grandi!!!















Le noci rotte diventano molto gradite per diversi insetti, che si ammassano all'interno, per approfittare dei resti. In particolare sono molto numerosi questi emitteri. Le foto non sono il massimo: non mi chiamo mica Gaetano Nava.















sabato 18 ottobre 2008

Settembre - ottobre 2008 Di passaggio alla Volano

Foto Gaetano Nava
Dalla fine di agosto la Volano accoglie i migratori. Sono diverse le specie che si fermano qui per riposare e rifocillarsi.

Abbiamo tenuto d'occhio lo specchio d'acqua e arbusti e alberi.

Gaetano Nava ha dato vita ad una bella galleria. Ve la proponiamo di seguito



Uno stiaccino: la specie è una fedelissima della nostra Vasca.
Ben visibile il sopracciglio chiaro, nota distintiva.









Un bel flusso di balie nere ha percorso il nostro paese fino all'inizio di ottobre.

Eccone una, in posa sulla recinzione.







Sempre sulla recinzione, un culbianco,
animale familiare per chi frequenta d'estate le zone montane.

Qui c'è invece un prispolone.

Tutte le istantanee risalgono al 31 agosto 2008. Quel giorno c'erano anche delle poiane: anche per loro è periodo di viaggio.

Con ottobre sono giunti in loco diversi luì piccoli. Uno, il giorno 17 ottobre 2008, ha anche azzardato un canto.
Anche sulla Vasca si sono posati dei migratori. Gaetano ha fotografato marzaiole e mestoloni.
A sinistra, una marzaiola (12 settembre 2008), a destra un mestolone (20 settembre 2008)













"La migrazione è la promessa del ritorno". Chi meglio delle rondini può rendere il concetto? Il 12 settembre un gruppo era posato ad Agrate. Nel periodo agosto-settembre si vedono sempre belle concentrazioni di rondini e affini alla Volano.

Per chiudere, ancora uno stiaccino, in una bella immagine

Settembre - ottobre 2008 Sgraditi ospiti alla Volano: i cacciatori

Purtroppo l'arrivo di settembre porta alla Volano ospiti poco graditi. Inizia infatti la stagione di caccia. Per gli animali (e per gli umani) un fastidioso disturbo, che si accompagna all'uccisione di non pochi uccelli. Fin qui abbiamo registrato la scomparsa di tanti colombacci. Accanto a loro, i soliti fagiani.


La presenza degli "amici della natura" (i cacciatori si fan chiamare così) muta il volto dell'area. Dalla Vasca spariscono le anatre, mentre folaghe e gallinelle si riparano spaventate nei canneti. Non si odono più, se non sporadici, richiami e cinguettii.


Non nè tutto. Non abbiamo registrato fin qui abbattimenti di specie protette. Abbiamo però riscontrato alcune irregolarità, quali spari da distanze non consentite. Sono state fatte le dovute segnalazioni alla Polizia Locale. Quando possibile, ci rechiamo sul posto per garantire alla Volano un minimo di vigilanza.


Molto sgradevole è stato constantare il mancato rispetto dell'ordinanza del Sindaco di Agrate, che vieta l'accesso alla Vasca. Sul lato orientale della recinzione, il vento, approfittando dell'effetto vela legato alla presenza di rampicanti, ha piegato nei mesi scorsi parte della rete. Piegato, non abbattuto. Qualcuno ne ha però approfittato per schiacciare ulteriormente la rete ed entrare. Abbiamo rinvenuto dei bossoli poco lontano dalle sponde. Tutto questo è stato rapidamente segnalato alla Polizia Locale.

Per completare il quadro, non mancano i rischi per chi si trova a passeggiare per la zona. Il sottoscritto ha rischiato lo scorso anno di venire impallinato (insieme a Raffaella Sala). Anche quest'anno una cascata di pallini mi è caduta a non grande distanza. In entrambe le occasioni ero, visibile e visto, dentro il recinto. Frequentatori del sito lamentano di aver paura per la presenza delle doppiette. Persone che lavorano nelle ditte adiacenti hanno a loro volta manifestato paura per la propria incolumità.


Questo blog è contro la caccia e la falconeria. Ammette l'attività venatoria solo per operazioni di controllo ed eliminazione di specie invasive ed esotiche, giunte su un territorio per azione e responsabilità diretta dell'uomo, e per il controllo di popolazioni di specie nostrane. In questi casi il lavoro delle doppiette è paragonabile a quello dei forestali: l'obbiettivo, condivisibile, è cercare di mantenere equilibri ecologici. Il tutto, va da sè, sotto seria e rigida supervisione scientifica. Per il resto caccia e falconeria sono ignobili e volgari crudeltà, indegne di contesti civili e ormai anacronistiche nella società occidentale.

5 ottobre 2008: venne il giorno dell'averla maggiore


La foto del solito Gaetano Nava immortala un altro istante storico per la Volano. La specie 106: una bella averla maggiore.


Specie di sicuro interesse. In Europa sta incontrando, come le altre sue strette partenti, serie difficoltà; la sua diminuzione è legata alla progressiva sparizione degli ambienti favorevoli, quali: zone aperte alternate a boscaglie, brughiere, coltivi alternati a boschetti.....
In Italia è migratrice e svernante; ci sono recenti segnlazioni, non confermate, di una possibile nidificazione in settori alpini.
Nel periodo settembre-ottobre l'averla maggiore percorre la nostra penisola, per portarsi verso sud; non si tratta mai di migrazioni di massa, ma di pochi individui sparsi.
Alcuni esemplari rimangono a svernare qui in Lombardia, ad esempio alla Palude di Brivio (LC).


L'ooservazione di Gaetano non è durata molto, l'esemplare è sparito dopo poco tempo. Non è più stato ricontattato.
Il 9 ottobre, Giampaolo Corti ha osservato un'averla maggiore tra Concorezzo e Vimercate (MI), a non grande distanza dalla Volano: lo stesso individuo? Vai a saperlo.....

Complimenti a Gaetano per l'osservazione e brava Volano: non tanti posti possono vantare la presenza di ben 3 averle: piccola (nidificante), capirossa (la stella dell'estate 2008) e maggiore.

11 ottobre 2008 La Canottieri Volano di nuovo in azione

foto: Luigi D'Amato, Raffaella Sala, Matteo Barattieri

All'alba, più o meno, di una bella giornata di ottobre. Riecco in azione la Canottieri Volano. Non c'è tutto il gruppo che segue le avventure della Vasca. Oltre al sottoscritto sono presenti Raffaella Sala e, soprattutto, Luigi D'Amato e Luigi Villa: al primo spetta il compito di guidare le operazioni di terra, al secondo sono affidate briglie e redini, verrebbe da dire visto il cappello in perfetto stile bonelliano.


















La volta scorsa ero assente, giustificato. Per questa seconda puntata non sarei mancato per niente al mondo. Caspita: vedere la Vasca da angolazione, disemm inscì, da folaga. E poi, ad aggiungere ulteriori emozioni: in barca con Luigi "l'arch." Villa. Architetto sui generis il nostro. Presso noi naturalisti la categoria non gode generalmente di grande stima: non ne apprezziamo l'eccessiva ubiquità e saccenteria, mischiate a spesso nulle o quasi conoscenze nei settori delle scienze naturali e del'ecologia. Il Villa è di tutt'altra razza: micologo, botanico, esperto di microabitanti delle acque e altro ancora. Soprattutto, ha sempre dimostrato molta attenzione alle tante esigenze degli abitanti, vegetali e animali, della Volano.

Dopo la, doverosa, sviolinata, veniamo al sodo. Scopo della gita in barca? Fare un sopralluogo per indagare sulle condizioni dei vegetali esotici che stanno infestando le acque. La foto a sinistra parla da sola: le masse di elodea sono sempre impressionanti.
C'è mica solo quella. La foto qui sotto mostra anche la wolfia, altra pianta esotica e devastante; ricorda un poco la nostrana lenticchia d'acqua.






Se osserviamo attentamente notiamo come si distinguano facilemnte le aree occupate dalle due essenze. Le zone con superficie più densa sono territorio dell'elodea, la wolfia dà luogo a settori a minore densità e di colore più chiaro.

La parte centrale del bacino presenta netta prevalenza di wolfia. Raccogliamo anche un campione di acqua con le due piante.














Spedizione scientifica in piena regola, dunque. Sotto la guida sapiente del'arch. prendiamo anche delle misure della profondità del manto d'acqua. Semplici gli strumenti: un'asta in metallo, una bindella e l'immancabile mappa dell'area.

La Vasca non ha fondo piano, ma inclinato: piega infatti verso nord, verso il tubo di scarico dell'impianto. Per le misure seguiamo un trasnetto, lungo l'asse mediano del bacino. La profondità massima, nel mezzo, è di 2,50 metri. A ridosso del lato sud fanno invece 1,60 metri.
















L'elodea e la wolfia non sono gli unici abitanti esotici e poco graditi. Ci sono anche le arcinote tartarughe americane, che i soliti imbecilli scaricano in ogni dove. Un esemplare galleggia da qualche tempo, morto. Una rana fa capolino dall'acqua. Foto miserrima, va detto: il sottoscritto non ha nè mezzi nè, soprattutto, capacità adeguate






Nella zona sud troviamo un'altra carogna: un germano reale.

La natura ha già provveduto a spolparne testa e collo. Il sospetto è che non si tratti di morte per cause ordinarie: Luigi V nota i segni di una fucilata. In barba ai divieti del Comune di Agrate, gli "amici della natura" (si definiscono così) sono entrati a sparare.







Riguadagnamo terra. Luigi V piazza un dischetto di metallo a riva. Scopo: tenere sotto controllo le variazioni del livello. E' un dato molto importante per pianificare i futuri interventi e per conoscere più a fondo le dinamiche della nostra Volano.