sabato 6 febbraio 2010

6 febbraio 2010 – Metti un sabato pomeriggio alla Volano – Il progetto, il futuro

Io lo odio, il Luigi Villa. Sabato pomeriggio è per il sottoscritto sacro, dedicato ad un rito che si ripete, immutato e immutabile, da decenni: la partita di pallone, sui prati del Parco di Monza. Il calcio vissuto come pura passione, a livello iperamatoriale. Cosa ti combina, diavolo di un architetto, il Luigi? Chiama a raccolta i paladini della Vasca per le ore 15, oggi sabato, più o meno in coincidenza, il destino si fa al solito beffardo, con il calcio di inizio al Parco. Semel in anno, ma sa diss… Qualcuno del gruppo marca visita, ma un nucleo è presente. È l’occasione per fare il punto sui lavori, e per immortalare in un filmato che sarà presto in rete, i racconti del nostro architetto.

I nostri lettori vorranno sapere con maggior precisione cosa bolle in pentola. Procediamo per punti.

La risistemazione delle sponde. Anche chi non è stato alla Vasca si è fatto un’idea della morfologia del sito. Sponde rettilinee, come tracciate con riga e squadra, una scarpata incombente, inesorabilmente monotona, sullo specchio di acqua: di naturale c’è ben poco. Il Pianeta ha nelle linee curve e nelle irregolarità alcuni tra i suoi tratti più caratteristici. Il progetto di sistemazione e riqualificazione del luogo va proprio in questa direzione: aggiungere irregolarità e linee arrotondate, elementi forieri di maggiore biodiversità. Il tutto tenendo conto di esigenze legate alla situazione attuale. Ne abbiamo discusso tra o noi più e più volte. E abbiamo individuato i punti in cui risagomare le sponde. I criteri adottati prevedono di non toccare quei settori che hanno già un significato ecologico indiscutibile. Su tutti, l’angolo sud-orientale, dove si è sviluppata una fascia di canneto sufficientemente ampia. Luigi V prevede anche di non toccare le piante già presenti. Parrebbe obbiettivo scontato, ma non sempre è così. Il nostro ha dovuto anche definire in modo preciso i movimenti di camion e ruspe per evitare che venissero toccati gli alberi in piedi.

Negli scorsi articoli abbiamo trattato degli interventi localizzati sulla sponda occidentale: qui nascerà una appendice della riva, con nascita di un corta penisola. In futuro, a poca distanza dalla penisola sorgerà un’isola: per il momento il progetto è tenuto in caldo nei cassetti. Sull’angolo sud-occidentale la sponda verrà rifatta: assumerà forma a mezzaluna, con la schiena puntata verso l’acqua. Si creerà in questo modo un settore a bassissima profondità, utile per gli uccelli che si nutrono nel fango (i limicoli, per usare gergo da tecnici). Su questa parte incomberà una parete in terra, che verrà contenuta da massi e sassi. La parete in terra vorrà favorire uccelli come il martin pescatore e il gruccione.

Sul settore orientale, la risagomatura interesserà non già le parti più immediatamente a ridosso dell’acqua, ma gli ambiti più distanti, che verranno resi più curvi e saranno dotati di profilo più morbido. In questa zona Luigi V darà vita a piccoli dossi, allo scopo di rendere più vario e mosso il paesaggio.
Le piantumazioni rappresenteranno un importante passo. Con la consulenza di Paolo Rovelli e Dario Porta, il nostro architetto ha selezionato diverse specie, tra arbusti e alberi. Il numero complessivo non sarà trascurabile. Come consigliato sin dall’inizio dal sottoscritto, e da altri, non verrà creato un bosco, ma fasce e chiazze ad alberi e arbusti. A breve vi faremo avere una lista delle specie che saranno utilizzate.
Un’idea maturata di recente è la creazione di aiuole che serviranno a fornire riparo e cibo alle farfalle. Sul tema stiamo dibattendo in questi giorni. Le problematiche sono diverse: gestione dell’impianto, soprattutto nelle prime fasi, scelta delle essenze, collocazione precisa. Vi aggiorneremo.
Per concludere, una rete più resistente dell’attuale verrà tesa, più all’esterno rispetto alla collocazione presente. Avrà un’altezza di 1,20 metri. Tra la base della rete e il terreno sarà lasciato uno spazio, 20 centimetri di altezza, che permetterà gli spostamenti della fauna.

Non dimentichiamo però i visitatori: un percorso si estenderà lungo parte del lato nord e del lato orientale. Un capanno di osservazione sarà installato sulla collinetta.
Una bella luce ci accompagna durante la visita. Intorno alla Vasca girano circa 40 gabbiani comuni.


Matteo Barattieri

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