"Hai per caso visto mia moglie?" domandò Edoardo mentre s'accingeva ad andarsene.
"Laggiù nell'area nuova" rispose il giardiniere. "Finiranno oggi la capanna di muschio che la signora ha fatto costruire a ridosso della parete di roccia, di fronte al castello. È riuscito tutto molto bene e piacerà senz'altro a Sua Grazia. C'è una vista stupenda: sotto il paese, un po' a destra la chiesa – e si riesce quasi a vedere al di là del campanile –, di fronte il castello e i giardini."
"È proprio vero" disse Edoardo. "A pochi passi da qui riuscivo a vedere gli uomini al lavoro."
(da “Le affinità elettive” di J. W. Goethe)
La citazione rimanda ai giorni del liceo, quando lo splendido romanzo riempì molte ore da imberbe studentello del vostro cronista. Passati lustri, tornerà prima o poi a riempirne altre, sicuramente: un gioiello della letteratura non ha tempo e ricorre più volte sulle nostre strade. L’amata Volano è però ben distante dal giardino voluto da Carlotta ed Edoardo. Là era il giardino settecentesco proiettato verso stilemi romantici come immagine di un passaggio da un’epoca all’altra. Qui, più prosaicamente, si tratta di dare un briciolo di naturalità alla nostra Vasca. Il disegno dell’architetto prende via via corpo.
Di seguito alcune immagini scattate l’11 marzo 2010.
La nuova montagnetta all’angolo SE, destinata a diventare il rilievo più alto dell’area. Il paesaggio si farà più mosso.
L’ansa all’angolo SW, delimitata da due corti promontori. Quest’angolo raccolto ha un suo fascino, il fascino del piccolo. Quali specie arriveranno per prime? Forse questa parte non è molto estesa, d’altronde dobbiamo arrangiarci con quanto ci permettono disegno e funzioni del luogo.
L’interno dell’ansa, con la massicciata. La scarpata è ancora da completare. Come detto prima, il piccola baia non copre un’area molto alta.
La penisola sul lato occidentale è ormai cosa fatta.
Manca la vegetazione. Aspettiamo i giardinieri. Intanto la mente prova a immaginare gli sviluppi futuri. Purtroppo, sappiamo che dovremo difenderci dagli attacchi di chi non vuole queste trasformazioni e sarà pronto a danneggiare il lavoro di mesi e di anni. Facile indovinare quali possano essere i nostri nemici. Vigiliamo sin da ora, magari dalla cima della nuova montagnetta, che permette di dominare tutta l’area, come si vede in questa immagine del 14 marzo 2010.
E ci sarà da mettere in posto la nuova recinzione. Della vecchia è rimasto ben poco.
Sentiamo Luigi D’Amato, che in un messaggio del 9 marzo 2010 ci spiega che:
Qualche resto della recinzione è rimasto sul suolo, qua e là, in attesa di essere rimosso. Si scatenerà una caccia al cimelio? Chissà, magari un’asta tra gli affezionati paladini della Volano permetterebbe di raccogliere qualche fondo. Il sottoscritto – e con lui pochissimi altri eletti – può vantare di possedere le chiavi dell'ormai caduto in disuso cancelletto, per il momento articolo inservibile buono per il dimenticatoio, tra qualche anno, forse, storia.
Matteo Barattieri
Sentiamo Luigi D’Amato, che in un messaggio del 9 marzo 2010 ci spiega che:
""""la recinzione è stata tolta ad eccezione di alcuni metri all'altezza della sala pompe dove presumibilmente si creerà un piccolo piazzale e verranno messi i cancelli.""""
Qualche resto della recinzione è rimasto sul suolo, qua e là, in attesa di essere rimosso. Si scatenerà una caccia al cimelio? Chissà, magari un’asta tra gli affezionati paladini della Volano permetterebbe di raccogliere qualche fondo. Il sottoscritto – e con lui pochissimi altri eletti – può vantare di possedere le chiavi dell'ormai caduto in disuso cancelletto, per il momento articolo inservibile buono per il dimenticatoio, tra qualche anno, forse, storia.
Matteo Barattieri
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