lunedì 31 agosto 2009

31 agosto 2009 - Agosto, sempre tempo di libellule

È il tema dell’estate 2009. Grazie alle immagini di GaeNava, abbiamo imparato non poco su questi splendidi insetti. E ci siamo permessi un primo censimento. Molto alla buona, è vero: ma qualche dato è finito in saccoccia.
Le libellule, spiegano testi sacri e profani, sono formidabili cacciatrici, sia da larve, in acqua, che da adulte, nell’aria. Non ci credete? Ci pensa Gaetano, con questa immagine.
La vittima è una farfalla. Le nostre conoscenze entomologiche sono quello che sono. Aspettiamo sempre la prof.ssa Laura Farina su queste scene per una consulenza. Il nome del predatore? Si può trattare di Orthetrum albistylum o di Orthetrum cancellatum. Purtroppo l’immagine non permette un’identificazione certa. Siamo a metà strada tra le due specie: un invito per tutti noi a continuare le indagini.
Quante specie fino ad oggi? Siamo arrivati a 7. Potremmo aggiungere un’ottava specie, se consideriamo l’Orthetrum incerto di cui sopra. Di seguito un elenco, al nome scientifico e inglese viene fatto seguire quello dell’autore della foto che ne ha permesso l’identificazione. Ulteriori notizie si trovano in altre parti del blog:
Orthetrum coerulescens – Keeled Skimmer Prima segnalaizone: Gaetano Nava (11 agosto 2007)
Crocothemis erythraea - Broad Scarlet Prima segnalazione: Luigi D’Amato 6 agosto 2008
Sympetrum pedemontanum - Banded Darter Prima segnalaizone: Luigi D’Amato 6 agosto 2008
Anax imperator – Blue Emperor Prima segnalazione: Gaetano Nava (16 maggio 2009).
Ischnura elegans – Common Bluetail Prima segnalazione: Gaetano Nava (10 maggio 2009)
Sympetrum fonscolombii – Red-veined Darter Prima segnalazione: Gaetano Nava (10 agosto 2009)
Ischnura pumilio - Small Bluetail Prima segnalazione: Gaetano Nava (27 ago 2009)
L’Ischnura pumilio è l’ultima arrivata nella collezione. Qui sotto un paio di immagini di Gaetano Nava.



Il 12 agosto 2009 lanciavo la sfida: proviamo a contare le libellule. Beh, io ho tentato, in un paio di occasioni. Ecco cosa scrivevo il 13 agosto 2009 a tutta la banda:

“””Oggi 13 agosto, tra le 18 e le 18.30 (ora solare) ho provato a fare un conteggio delle libellule. Ho effettuato la conta col binocolo, coprendo una porzione del bacino. Ho poi moltiplicato il valore ottenuto per tante volte quante la superficie coperta dal conteggio sta nell'intera estensione della Vasca. Risultato: 230-250. Ovviamente da prendere con il dovuto beneficio di inventario. Se qualcun altro vuol provare...E' sempre un dato.”””

Il 27 agosto 2009 nuovo conteggio, effettuato intorno alle 17.00-17.30 (sempre ora solare). Il risultato è confrontabile con quanto ottenuto il 13 agosto.

sabato 29 agosto 2009

29 agosto 2009 - Istantanee d’agosto. Su un campo di sorgo

Gaetano Nava è un protagonista indiscusso di queste pagine. Ma non è l’unico fotografo che bazzica la Volano. Dario Porta zitto zitto piazza ogni tanto qualche colpo mica da ridere. La galleria che segue è opera sua.

Questo è un bellissimo stiaccino, posato su una spiga di sorgo.

Foto: Dario Porta (27 agosto 2009)

La porzione di campo occupata da questa bella graminacea offre in questo periodo un bel colpo d’occhio. Per usar stilema radiofonico, ne parleremo poi. Poco lontano dal campo di cui sopra, si trova l’angolo SE della recinzione. Quest’estate è il regno di un giovane codirosso, sempre e puntualmente piazzato sulla recinzione. Fin troppo facile per i nostri fotografi, che ogni tanto si divertono a coglierlo in varie pose.

Sbadiglio o emissione di richiamo?

Qui invece il nostro codirosso si guarda intorno con attenzione.

Foto: Dario Porta (27 agosto 2009)
Nelle immagini l’esemplare mostra diversi caratteri tipici del piumaggio giovanile di un maschio: accenno di sopracciglio, bavaglio picchiettato di grigio nella regione della gola.


Una foto didattica. Un luì piccolo.

Foto: Dario Porta (27 agosto 2009)

L’istantanea permette di vedere molto bene uno dei caratteri più tipici di questa specie, che ne permette la distinzione rispetto ad altri luì. Il sopracciglio evidente e le colorazioni sul giallo si trovano anche in altre specie. Guardate con attenzione le ali ripiegate. Noterete che arrivano a mala pena a toccare la base della coda. Nel luì grosso, specie somigliante, le ali sono sensibilmente più lunghe, e arrivano a coprire parte della coda, quando ripiegate.

Dario ci ispira anche un piccolo gioco. Guardate il gruppo di anatre della foto qui sotto. Sono tutte uguali? Si nota subito al centro della foto (scattata da Dario il 24 agosto 2009) un esemplare più piccolo. Ha una netta chiazza bianca a forma rettangolare poco lontano dalla coda. Si tratta di una canapiglia; la chiazza bianca sopra descritta è carattere tipico e diagnostico per questa specie. questa parte del piumaggio delle anatre ha un nome tecnico ben preciso: si chiama specchio, e riveste importanza a livello di identificazione.
Foto: Dario Porta (24 agosto 2009)
E le altre anatre? Sono mestoloni, come si può capire dal curioso becco. Si distinguono piumaggi differenti. Le due anatre in basso hanno colorazione da giovane e/o da femmina; l’immagine non ci permette ulteriori discussioni. Gli altri mestoloni sono maschi; il colore giallo dell’occhio è una buona spia. Maschi? Si chiederebbe qualcuno. La livrea in questo periodo dell’anno è alquanto anonima. I tecnici parlano di piumaggio in eclisse. Per il maschio è elemento distintivo la striscia bianca che corre in posizione anteriore rispetto al becco.

Il piccolo appezzamento a sorgo (vedi sopra) è in questo periodo molto frequentato, non solo dai fotografi.
Queste due foto risalgono all'11 agosto 2009.

Bella pianta il sorgo, con una spiga dall’aspetto massiccio e nello stesso tempo elegante.
Uno stormo di verdoni, cui si mescolano volentieri lo stiaccino di prima e passeri vari, viene qui ad alimentarsi, attratto dai semi di sorgo. Per lo stiaccino, inguaribilmente insettivoro, le spighe significano soprattutto un buon posatoio per guardarsi intorno alla ricerca di prede.

I verdoni in zona sono 40-50, come risulta da conteggi effettuati l’11 e il 27 agosto 2009. Nell’ immagine di Dario Porta (27 agosto 2009) appare un bel verdone su una spiga di sorgo.


Matteo Barattieri

29 Agosto 2009 - Agosto 2009: una Volano internazionale

La Volano esce dai confini agratesi e nazionali.
Il francese Valery Schollaert cura un bel sito
Questo spazio ha anche una parte che rimanda a siti che trattano di uccelli, birdwatching..ecc... divisi per nazioni. Gli ho inviato alcuni link di siti italiani, tra cui anche La voce della Volano. Ecco qua, sulla pagina relativa all’Italia potete trovare anche La Voce della Volano, inserita il 13 agosto 2009:

http://www.valeryschollaert.com/index.php?option=com_content&task=view&id=388&Itemid=349

Un grazie a Valery per il suo prezioso lavoro e per la rapidità con cui ha inserito il link, nel giro di nemmeno un paio di ore dal mio invio. Chissà chi ci visiterà e da quali angoli del mondo…

Matteo Barattieri

giovedì 13 agosto 2009

Agosto 2009 - Presenze agostane: tra migratori, erratismi e nuovi nidificanti

Mentre per il popolo italico agosto è sinonimo di estate con quel che segue, per tanti animali il solleone è anticamera dell’inverno e segnala l’avvio dei movimenti migratori.

L’11 agosto 2009 rondini e balestrucci riempiono l’aria sopra la Vasca, che diventa anche luogo per fare rifornimento di acqua. Nelle prossime settimane assisteremo, speriamo, a bei raduni di questi animali. La foto sottostante rende in qualche modo l’idea.



Rondini. Foto: Gaetano Nava (18 aprile 2009).

Anche per le anatre è tempo di muoversi. Una marzaiola riempie i nostri quaderni di campo per alcuni giorni all’inizio di agosto. Qui invece c’è un mestolone.

Mestolone. Foto: Gaetano Nava (10 agosto 2009)

Quel giorno, 10 agosto 2009, i mestoloni erano due.

Gaetano Nava è instancabile. Ecco un’altra istantanea, datata 2 agosto 2009. Protagonista dell’immagine un giovane di codirosso. È definitivo a questo punto: la specie quest’anno ha nidificato.

Codirosso (giovane). Foto: Gaetano Nava (2 agosto 2009)

Tra i più classici migratori ci sono loro, i limicoli: gli uccelli del fango, zampe sottili e becchi adatti a rovistare nel limo. Si muovono senza sosta per tutto il globo, alla ricerca di luoghi adatti per una tappa o per nidificare. Paiono animali delicati e leggeri, ne scopriamo l’imperscrutabile forza e la misteriosa energia guardandoli volare. La nostra Vasca non presenta condizioni adatte alla loro presenza. Ma ogni tanto qualcuno di loro fa una capatina. L’11 agosto 2009 troviamo un probabile piro piro piccolo. L’identificazione non è semplice, ci basiamo sul verso e sul tipo di volo, oltre che sulla striscia bianca visibile sull’ala. Era posato alla base dello scivolo in cemento, il nostro arrivo lo ha fatto muovere. Gaetano è riuscito ad inquadrarlo in volo: 2-3 percorsi a cerchio sopra la Vasca, qualche fugace contatto con rondini e balestrucci, poi le nostre strade si dividono.


Foto: Gaetano Nava (11 agosto 2009)

Gallinelle d’acqua e folaghe sono sempre in piena attività. Giorno e notte. Le gallinelle non mancano di aggiungere nuovi effettivi al loro già nutrito contingente. L’11 agosto 2009, insieme a Gaetano Nava, rilevo la presenza di un pullus di gallinella. Non avrà più di 2-3 settimane. Impagabili gallinelle. Purtroppo la distanza era troppo anche per l’obiettivo di GaeNava.


In questo periodo molte specie vagano nel raggio di chilometri dal loro luogo di nascita. Tra queste gli aironi. Qui una garzetta, notare le classiche zampe gialle.
Garzetta Foto: Gaetano Nava (11 agosto 2009)

Le nitticore stanno frequentando con interesse la Volano. Il 4 agosto 2009 il sottoscritto e Alessandra Riva ne han trovate due (due giovani). 4 nitticore (3 giovani e 1 adulto) il giorno 8 agosto 2009. A rilevarle Gaetano, che ci manda anche un paio di foto, entrambe scattate l’8 agosto 2009.
Un adulto

Qui sotto un giovane. Notare il piumaggio nettamente diverso da quello dell’adulto: il giovane è tipicamente punteggiato di bianco.

Matteo Barattieri

mercoledì 12 agosto 2009

12 Agosto 2009 – Agosto, mese da libellule ovvero: fotoentomologi al lavoro

Marco Melzi guadagna meritata copertina con questa istantanea, datata 2 agosto 2009.


Agosto mese da libellule, vien da dire. Circa un anno fa il blog dedicava spazio alle “Delicate regine dello stagno”, ecco qui:
http://lavocedellavolano.blogspot.com/2008/08/delicate-regine-dello-stagno.html

L’argomento ritorna anche questo agosto. Il merito è tutto loro, e dei nostri due bravissimi fotografi. Se girate dalle parti della Vasca in questo periodo, soprattutto nelle ore centrali della giornata, troverete l’aria permeata da un formicolare ininterrotto. Libellule dappertutto, e con il binocolo lo scenario fa ancora più impressione. Quante sono? Un conteggio non è semplice, ma lancio la sfida. Ci proveremo. Usando le tecniche classiche dei censimenti ornitologici. Ci si piazza in un punto e si inquadrano via via settori della Vasca; qualche trucco: evitare di sovrapporre le zone inquadrate, contare con cura un gruppo campione e moltiplicare la quantità ottenuta per i vari settori, essere quanto più rapidi possibile. La sfida è aperta. Un altro sistema chiama in causa i nostri abilissimi fotografi: scattare panoramiche in modo da coprire tutta l’area, ed evitando sovrapposizioni. Il conteggio si potrebbe fare poi al computer. Insomma: il gruppo Volano al lavoro.

Torniamo alle libellule, dopo questo divagare pseudoscientifico, naturalista è essere umano che conta, del resto.

Foto: Gaetano Nava (11 agosto 2009)

Martedì scorso (4 agosto 2009) tanto il sottoscritto quanto l’Alessandra – mia più o meno fida discepola e abilissima sezionatrice di cadaveri, come reclamano i suoi studi in Veterinaria – siamo rimasti colpiti dalla grande quantità di libellule. Non basta il colpo d’occhio, tuttavia. Impressiona il rumore del battito d’ali delle specie di maggiori dimensioni, impressiona e atterrisce. Non vi è da stupirsi se non poche persone han paura delle libellule, un timore che ha qualche parziale attinenza con l’aracnofobia ma che non mi risulta abbia ancora ottenuto attenzioni da parte di chi studia la nostra psiche. Andando a memoria, ricordo di aver incontrato almeno un paio di persone con questa curiosa fobia.

Il fascino di questi animali è però quasi universale. Fascino che si sposa alla relativa facilità di osservazione: sono tra gli insetti meno difficili da rilevare. Addirittura, possono essere identificate utilizzando un binocolo, o delle buona istantanee. Fotoentomologia: così potremmo chiamare la disciplina improvvisata in questi giorni dai nostri bravissimi Marco e Gaetano. Grazie alle loro immagini riusciamo a svolgere un censimento, invero parziale, delle specie presenti. Senza spargimenti di sangue, come è d’uso tra gli entomologi. Beninteso: non è mia intenzione censurare l’abitudine degli studiosi di invertebrati di campionare gli oggetti del loro lavoro ponendo fine alla loro vita. Purtroppo è un male necessario e inevitabile. Del resto, possiamo dire, uccide più insetti un normale spostamento in automobile che un entomologo in mesi di lavoro. Il problema, nella fattispecie, è un altro: nessuno di noi è entomologo. Quindi meglio usare questi metodi incruenti, vista la nostra imperizia nel settore.

Dopo tanto divagare, una breve e parziale rassegna di alcune specie rilevate alla Volano. Noterete che accanto al nome scientifico appare il nome inglese. Nessuna esterofilia, per tante libellule non esiste il nome nella nostra lingua. Il tutto poi vuol favorire anche chi volesse cercare in rete immagini di questi animali, e per i nostri fotografi un poco di popolarità in più, e a livello planetario.

Anax imperator – Blue Emperor
Foto: Gaetano Nava (16 maggio 2009).

La “Field Guide to the Dragonflies of Britain and Europe” (vedi sotto per ulteriori dettagli su questo splendido volume) spiega che la specie ha solo di recente colonizzato vaste aree del nostro continente, provenendo dall’Africa. Mutamenti climatici in atto?
Ischnura elegans – Common Bluetail
Foto. Gaetano Nava (10 maggio 2009)

L’immagine ha grande valore didattico. Illustra molto bene come avviene l’accoppiamento tra libellule. Prima una nota morfologica: la foto permette di vedere le appendici che partono dal torace del maschio (in alto nell’immagine).
L’accoppiamento segue una procedura elaborata e complessa (e spettacolare). L’apparato genitale, che produce lo sperma è localizzato nella parte terminale del corpo del maschio. L’organo che garantisce il trasferimento dello sperma nella femmina (organo copulatore) è invece localizzato all’inizio dell’addome (l’addome è la lunga appendice che parte dopo il torace, quest’ultimo ospita le ali). Lo sperma va dunque trasferito nell’organo copulatore prima di ogni altra mossa. Dopo le varie parate nuziali e gli inseguimenti della femmina da parte del maschio – con modalità che variano da specie a specie –, può avvenire l’accoppiamento. Il maschio afferra la femmina tenendola per la testa, usando delle appendici poste all’estremità dell’addome. In gran parte delle specie, l’operazione di trasferimento dello sperma nell’organo copulatore avviene – molto rapidamente, va da sé – dopo che il maschio ha bloccato la femmina. Quest’ultima piazza la base del proprio addome sotto l’organo copulatore. È fatta? Sì, anche se in alcune specie questa operazione può durare anche un’ora. Dettaglio affascinante: il tandem – così viene chiamata l’unione tra i due – può operare anche in volo, in alcune specie.

Il tutto offre materiale per i fotografi e non solo, anche per osservatori non dotati di obbiettivo.

Qui sotto un’altra immagine di accoppiamento, protagonista la Sympetrum fonscolombii Red-veined Darter.



Sympetrum fonscolombii – Red-veined Darter
Foto: Gaetano Nava (10 agosto 2009)

Altra specie




Orthetrum coerulescens – Keeled Skimmer
Foto: Gaetano Nava (11 agosto 2007)

La citazione bibliografica finale è d’obbligo:
"Field guide to the Dragonflies of Britain and Europe"
Un libro spettacolare, un monumento alla bellezza di questi animali.

A cura di Klaas-Douwe B Dijkstra e Richard Lewington (che ha disegnato le favolose tavole). British Wildlife Publishing 2006.
Qui trovate notizie sul volume, il cui prezzo dovrebbe essere intorno a 40 euro, credo. http://www.historydirect.co.uk/books-147/148/-field-guide-to-the-dragonflies-of-britain-and-europe-dijkstra-klaas-douwe-b-0953139948-isbn-gb9780953139941/
Particolare curioso: è stato stampato in Italia, a Trento.

Matteo Barattieri

giovedì 6 agosto 2009

4 agosto 2009 Di ritorno: una mattinata d’agosto alla Volano – Un piccolo viaggio nella dieta dell’airone

Dopo una lunga assenza dovuta ad impegni in terre germanofone, rieccomi alla nostra Vasca. La prolungata lontananza non può non stimolare uno storico paladino di questo luogo ad una visita. A tutto si aggiungono le note inviate nelle scorse settimane dagli altri degni compari. E le segnalazioni interessanti, come racconta GaeNava in altro articolo (2 agosto), non sono del resto mancate.
Sono le 7.30 solari, come recita il mio taccuino di campo, quando il sottoscritto arriva sul posto. Con me Alessandra Riva da Muggiò. Con binocolo e cannocchiale setacciamo i campi e lo specchio d’acqua. Con calma e pazienza agostane. Solo agostane? Non direi: i ritmi di chi osserva ciò che ci circonda non possono – e non devono – mai essere troppo frenetici. L’aria ferma e la luce di mezza estate ci mettono in ogni caso del loro. E come è d’uso in queste circostanze, ci scambiamo poche e essenziali parole. Il silenzio non ha bisogno di essere riempito, se non dallo sguardo che indaga qua e là. L’Ale scatta istantanee: l’obbiettivo permette solo panoramiche e foto ravvicinate. Per gli altri settori, rivolgersi ai vari Gaetano e Marco. Un paio di aironi cenerini bazzicano la Vasca. Ci offrono varie pose; alcune curiose, ai limiti dell’inusitato. Un airone allunga il collo, quasi fosse un tarabuso. Li cogliamo anche immersi in acqua come neanche un’anatra. 4-5 gabbiani comuni si muovono sopra la Vasca. Presenza singolare e prematura. Di solito comparivano più avanti. Una rondine solitaria: tra un paio di settimane cominceranno per questi animali i raduni, prologo del lungo viaggio verso i quartieri invernali. La Volano costituirà utile tappa, o punto di partenza. Trovo la marzaiola segnalata da Gaetano nei giorni scorsi. Due giovani di nitticora sono nascosti a bordo Vasca: uno sul lato ovest, sotto un salice, l’altro sul lato orientale, nel canneto. La specie ha abitudini crepuscolari e notturne, di giorno usa invece sonnecchiare. Non dormono folaghe e gallinelle, più che mai in movimento.
Nella Vasca sono visibili le masse di piante acquatiche esotiche e infestanti. La situazione appare però migliore rispetto all’estate 2008. Dal mio quaderno di campo: “la massa verde copre i settori SE e SW, la parte centrale dei lati orientale e occidentale…sul lato nord c’è una chiazza posta al centro e una striscia che punta in diagonale NE-SW dal bordo verso il centro….. un’ampia chiazza centrale è invece libera…”. Vedaremm.

Qui di seguito una serie di immagini che illustrano, alla buona, la situazione.

Visuale da nord





Visuale da est

Le patine opache sulla superficie sono rappresentate appunto dai vegetali infestanti. Come si nota, ci sono estese aree libere.




Un gheppio batte l’area a ovest della Vasca. Un gruppo di fringillidi (verdoni) si muove a pendolo nel settore a S-SW. Sono circa 25.



Sullo scivolo in asfalto che conduce alla Vasca troviamo questi escrementi.




La chiazza chiara fa pensare subito all’airone. Le fatte di questi volatili sono vere e proprie secchiate di materiale liquido. Ho provato l’esperienza diretta: delle docce tutto sommato nemmeno troppo schifose. Del resto, come disse un volta il grande Virginio Bettini, “..gli ambientalisti sono quelli che mettono le mani nella m….”. Non solo le mani, a onor del vero, in questi casi.

Qui oltre alla parte liquida – la chiazza biancastra – c’è anche materiale solido. Si tratta di cilindretti di colore bruno-grigiastro. Andando a memoria, è la prima volta che mi capita: di solito ho osservato, appunto, le schiazzate di cui sopra.

Porto a casa classici campioni che faccio asciugare al solleone. L’odore è acre e aspro, con una punta di pesce. Il microscopio permette un esame approfondito. Saltan fuori scaglie e altri frammenti di pesce, che vedete riportati qui sotto, ingranditi 40 volte.

E dalla massa seccata sbuca anche una mascella di avannotto, o giù di lì.

Una puntata in internet permette di trovare qualche notizia. Questo sito americano parla di un parente del nostro, il grey blue heron (Ardea herodias).

A proposito di fatte, dice:
“….semi-liquide e per lo più bianche… fatte solide hanno lunghezza di 2-3 pollici e contengono tracce di pesce, rane, piccoli roditori e altre prede…”
Questo il testo riportato nel sito:
"Droppings and pellets: Great blue heron droppings are semi-liquid and mostly white. Solid droppings vary from 2-3 inches in length, and contain signs of fish, frogs, small rodents, and other prey. The ground beneath nests can become coated with droppings. Undigested material may also be coughed up as pellets."

Matteo Barattieri

domenica 2 agosto 2009

Una giornata da falchetti....... (foto Gae Nava)

Stamattina sono partito con la speranza di vedere qualcosa di nuovo alla vasca o di rivedere specie che sembrano ormai sparite(averla piccola,lodolaio,allodole,quaglie e saltimpalo).


Beh l'arrivo non è stato dei piu'promettenti

il tarabusino si è fatto vedere per dieci secondi,una ventina di folaghe di varia eta a brucare nella vasca e qualche gallinella sbadigiante in giro.......



Gallinella d'acqua

Poi all'improvviso è apparso lui ,come un fantasma.....il lodolaio........Cinque minuti di evoluzioni sulla vasca...da autentico acrobata......qualche libellula catturata..mangiata in volo per poi sparire nel nulla.











Lodolaio

Pomeriggio con la speranza di rivederlo sono ritornato.....Ma lui nisba......non si è fatto rivedere...

Pero' in compenso c'erano 5 gabbiani comuni ed il solito codirosso .....













Gabbiano comune e Codirosso


E poi il massimo..............una bella scenetta familiare tra una coppia di gheppi......Lui un po' manesco,l'ha fatta rotolare per un paio di metri dall'ardore..Lei molto seccata l'ha martellato per un cinque minuti,fino a quando se ne è andato.....

























Credo che poi l'abbia seguito,forse pentita...............

Ma mi sa che lui l'ha mandata affantubo.............