"E' un po' che non ricevo roba dalla Volano", così ogni tanto qualcuno degli iscritti al nostro blog. Altri invece, presi nel gruppo degli operativi: "Dai, aggiungi qualcosa al blog", fino ad un più sopra le righe: "...vado sempre sul blog...ma non viene aggiornato...", o giù di lì e con un tono quasi minaccioso o, detta meglio, sanguigno.
Fa piacere che ci sia passione per queste pagine internet. A dire il vero, la passione è in primis, per non dire in toto, rivolta alla nostra amata Vasca, sacro fuoco di menti e cuori in quel dell'Agratese e dintorni. Un passione che spinge i vari GaeNava e Luigi D'Amato e compagnia cantante a una frequentazione al limite del patologico. Mi ci metto anche io, dal momento che la Volano mi ha fatto trascurare la prima grande fiamma, ovvero il Parco di Monza.
Tanto lavorio di foto, attività di campo e via andare meriterebbe in effetti più puntuale e più adeguata copertura. Mica sempre facile. Dice: basta prendere due foto, inserire qualche rapido commento, magari fare un copia-incolla dei messaggi. Non mi convince. Preferisco dare il più possibile un tocco in più, per quanto possa servire, e nonostante l'uditorio sia alla fine molto limitato. Ma in ogni caso, anche i quattro lettori meritano dovuto rispetto. E poi, e poi c'è il divertimento personale, il piacere dello scrivere. Il gusto per la ricerca dell'espressione e dello svolazzo.
Il tutto arricchito da uno degli obbiettivi centrali: lasciare una documentazione e una traccia di quanto avviene alla Volano. Non da ultimo, il partecipare alla grande comunità di internet, effetto di una sindrome su cui sarebbe il caso di indagare: alla rete dobbiamo tanto, tantissimo, e, personalmente, mi sembra di partecipare davvero poco al grande flusso di conoscenza che circola su server e portatili.
Il processo di genesi di un articolo per questo blog segue di solito una procedura abbastanza consolidata. Le foto di GaeNava, con annesse notizie, oppure un'uscita diretta sul campo sono quasi obbligato punto di partenza. Le istantanee che riceviamo in gran numero ogni settimana costituiscono un impegno anche per il sottoscritto, che le archivia in modo preciso e accurato. Finiscono in cartelle divise per data, mentre un documento viene aggiornato con un indice che descrive il contenuto delle varie immagini. Decine e centinaia di foto: un archivio fantastico, va da sé, ma succhiaenergie. Sistemato il materiale, bisogna scegliere un argomento centrale o, almeno, organizzare in adeguata sequenza le note.
E, da ultimo, una nota di vivacità. Generalmente, è molto utile scegliere un brano musicale, che faccia da ideale colonna sonora. La ricerca non può prescindere da gusti personali, invero viziati da scarsa e misera competenza del sottoscritto nell'ambito. La vena da cui attingere ha quindi confini limitati: il tema del brano vuole essere vicino al contenuto del pezzo per il blog.
Si può allora partire a stendere le prime righe. Modello è l'idolo di sempre, il Gioann Brera, grande e inarrivabile letterato, spesso ingiustamente relegato nell'ambito della pedata. Modello, ebbene sì, ma molto molto lontano, inaccessibile. Riferimento forte, come per Brera, è l'affetto per la nostra terra, per la Brianza parte di quella Lombardia, tanto amata dal Gioann, che brianzolo fu, seppur d'adozione. Accanto alla disponibilità di tempo, non sempre garantita, sussistono altri ostacoli. In primo luogo, il timore di essere ripetitivi, la paura di cadere nel già detto. Del resto, il sito è sempre quello. Fortuna vuole che, per ora, le novità non manchino. E non è propriamente necessario dover ricorrere al filosofeggiare spiccio di questi capoversi. Ma ogni tanto gha voeur anca quell.
Per completare il tutto, accompagnamento nel vergare le righe di cui sopra è stata Belinda Carlisle:
Col tema c'entra invero niente, ma è stato buon sottofondo.
alla prossima
Matteo Barattieri
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