domenica 23 marzo 2008

22 marzo 2008 Voltolino!!! Ovvero: la carica degli 80 e rotti. E una scena drammatica. E filosofia spicciola

(Foto:Gaetano Nava)
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“Un traguardo interessante sarebbe arrivare a un’ottantina di specie”, così dicevo meno di un anno fa, quando davamo inizio al progetto di censimento che terminerà il prossimo giugno. Sparata da bar sport? Sorta di automotivazione a fare uscite in un buco di posto in un’area a grande urbanizzazione? Follie da ornitofilo? La realtà, al solito, è a mezza strada. A poco a poco, tuttavia, l’obbiettivo si è fatto sempre più vicino.

Con la civetta dell’altro giorno eravamo arrivati a 80 specie censite dalla fine di aprile 2007.
A questo punto tutto è possibile.
Quale sarà l’ottantunesima?
Si potrebbero aprire delle scommesse. Ci ha pensato il grande Gaetano Nava. Il nostro fotografo ha segnalato ieri, 22 marzo, la presenza di un voltolino nel canneto. Lo ha, va da sé, immortalato con l’obbiettivo. Qui vedete due sue foto.


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Un voltolino!!
Mica roba da poco. La specie in Italia è migratrice; solo in poche zone nidifica.
È parente, lo si intuisce dall’immagine, di gallinelle e folaghe. È molto schivo, rimane nascosto nei canneti e si mostra con molta parsimonia.
È una specie che non ho mai osservato. Sistemo alcune cose e mi precipito nel pomeriggio alla Vasca.
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nnn
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Ho con me anche un comodo seggiolino da campo, visto che dovrò rimanere in lunga attesa, almeno così prevedo. Ispeziono per ore le aree a canneto, spostandomi anche di tanto in tanto. Niente da fare. Accidenti!!! Ma non mi demoralizzo. Il pomeriggio è davvero bello. Sul quaderno di campo annoto che il codone ci ha salutato. Ma sono rimaste marziaiole e canapiglie.
Osservo nei canneti che ci sono 4 nidi di folaga. La specie in genere dà vita ad una covata all’anno. Avendo osservato nei giorni scorsi due coppie con i pulli, possiamo ipotizzare che ci siano in tutto 6 coppie al momento. Con la gallinella, questo conto sarebbe meno sicuro, in quanto la specie è caratterizzata dall’accavallamento delle covate: dopo la schiusa delle uova, è abbastanza frequente che una coppia faccia partire un secondo giro. Avremo così un gruppo di fratelli maggiori e un gruppo di fratelli più giovani. Vedere il nido di questa specie è molto difficile. Impagabili gallinelle: autentiche maestre nel nascondere il loro luogo di deposizione delle uova.

Intanto il pomeriggio avanza. Un gruppo di rondini, circa una quindicina, vola sopra la Vasca, abbastanza in alto. Nell’acqua galleggia un piccolo di folaga, morto. Arriva l’adulto. Lascio la parola al mio quaderno di campo: “….un adulto si avvicina e tenta di imbeccarlo…. lo prende per il becco, lo scuote…..poi lo prende per la testa e lo scuote ancora….. infine abbandona il piccolo al suo destino…..” Crudezza implacabile della natura.


vnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnEcccccmmccccco Ecco una folaga con un pullo.














Comincia il tramonto. È bello stare qui.
Voli nel canneto: è un gruppo di storni, circa una ventina, che giunge qui per passare la notte al riparo. Gli acquatici invece non riposano, sono ancora attivi. Mi viene da sorridere, pensando al loro continuo, ma placido, essere in movimento. Ripongo il cannocchiale nello zaino, ormai non serve più. Resta il binocolo, ancora utilizzabile, anche se la luce è sempre più fioca. L’atmosfera è piacevole, verrebbe quasi voglia di rimanere qui.
Al sorriso di prima segue una sana risata: penso a quanti fanno (o farebbero) carte false per permettersi ville con immancabile giardino. O all’affannarsi di molti alla ricerca di divertimenti spesso artefatti. Eh, per noi naturalisti è diverso: ci basta uno specchio d’acqua con quattro ettari di prato per essere contenti. Il fatto di essere tutto sommato una minoranza ristretta aiuta molto, anzi è una vera fortuna. Ci permette di gustarci i nostri piaceri in sana e santa pace. Ma questa filosofia è, ma sa diss, un’altra storia.
Peccato non aver visto il voltolino. Ma non importa. È stato un bel pomeriggio, grazie Volano.

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