Piove, ma i lavori proseguono. Il 17 febbraio 2010 il nostro Luigi D’Amato è in postazione. Luigi ci scrive:
“giornale di bordo 17 febbraio 2010
...mi avvio mesto mesto verso la volano, piove governo ladro!!!
Con sorpresa (piacevole direi) stanno lavorando, non credo arriveranno a sera, ma accontentiamoci...ci stanno provando.”
Più di tutto può la palta, possiamo dire. Il sole di oggi (18 febbraio) potrebbe invece aver fatto il suo dovere, almeno speriamo.
I gabbiani comuni continuano a frequentare l’area. Nel periodo invernale è una nota comune. Così tanti, però, non se ne erano visti.
L’immagine scattata ieri, 17 febbraio, è eloquente.
“...se qualcuno vuole contarli, mi sembrano tanti!”, scrive Luigi
Provo a raccogliere la sfida. Arrivo a 320-330. Se altri vogliono cimentarsi, buon lavoro. Il dato è però interessante. Ricordo occasioni in cui erano oltre 100, ma la barriera dei 300 non era mai stata superata. Con l’arrivo della primavera, i contingenti di gabbiano comune spariranno dalle nostre lande.
Non siamo gli unici a tenere d’occhio i volatili. Ancora Luigi:
“L'uomo della ruspa quando mi vede si avvicina e mi chiede:
"l'airone cenerino ora lo conosco, ma stamattina ne ho visto uno tutto nero grosso come lui"“
Un airone scuro? Occhio: potrebbe trattarsi di qualche specie rara per le nostre latitudini. Ma il mio intuito aveva già colto la soluzione, ovvia e classica: per il neofita non è sempre scontato distinguere aironi, cicogne e…cormorani. Poco dopo si materializza proprio un cormorano, altra presenza invernale dalle nostre parti.
Intanto stiamo mobilitando i fornitori di piante. Tra non molto si zappa e si vanga.
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